La spiaggia dovrebbe essere un luogo dove giocare. Non dove morire. Invece il bagnasciuga di Bodrum, in Turchia, ha restituito il corpicino di Aylan Al-Kurdi, tre anni, maglietta...
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Come Lega nord e come sindaco «dico che dobbiamo fare qualcosa dall'altra parte della sponda. Dobbiamo promuovere tutte quelle politiche che aiutano le persone prima che partano. Quando sbarcano qua i problemi si moltiplicano. In mezzo ci stanno i drammi umanitari, come quel bambino morto, che non mi lasciano indifferente. La mia posizione politica è una cosa, i drammi sono un'altra». Chi scappa dalla guerra «sono il primo a dire che dev'essere aiutato. Ed è per questo che ho portato Matteo Salvini all'ostello. Certo che queste persone vanno accolte e salvaguardate e rispettate, nel modo giusto. In Italia non ci sta tutta l'Africa». Ma altolà alle strumentalizzazioni: «Servono scelte giuste. Ecco perchè io e Bitonci non siamo andati a Venezia dal prefetto: sono incontri autoreferenziali. Non mi importa di chi sia la colpa ma lo Stato non può scavalcare i territori e i sindaci. Noi non vogliamo essere scavalcati, vogliamo aver parola in merito».
Bergamin ne è convinto: «Bisogna rispettare questi drammi. Questo bambino e i suicidi vittime di questa crisi. Non ci sono morti di serie A e B. Io devo dare risposte alla gente come sindaco. Non strumentalizziamo queste tragedie immani. Io non mi giro dall'altra parte».
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Il Gazzettino