Niente da fare. Il Primo procuratore di San Marco, al secolo Giorgio Orsoni, già sindaco di Venezia, non si è visto. Noblesse oblige. La sua sedia in prima fila, davanti...
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E pensare che, proprio l'invito alla cerimonia, era firmato proprio dall'ex primo cittadino e più di qualcuno può aver pensato che, proprio per l'alta carica ricoperta per la Basilica, Orsoni lo si potesse vedere in prima fila. Ma così non è stato.
Ed è stato comunque in un clima di festa e di scambio di auguri che la Basilica ha accolto il tradizionale appuntamento natalizio: un concerto di musica antica e religiosa, così come chiesto espressamente dal Patriarca, mons. Francesco Moraglia, presente anch'egli in prima fila, che ha allietato una Basilica piena in ogni posto. Ad eseguire musiche di Gabrieli, Grandi, Grillo e Cavalli, oltre ad alcuni Canti Patriarchini della tradizione liturgica veneziana, il gruppo dei "Solisti della Cappella Marciana" diretti da Marco Gemmani. A loro si sono uniti i cantori del Coro Marciano.
«Sarà un concerto nobile - avevaa detto poco prima dello spettacolo il sovrintendente della Fenice, Cristiano Chiarot - Il repertorio di musiche della Basilica marciana è unico e rappresenta un grande patrimonio musicale. Il Patriarca ci aveva chiesto espressamente musica sacra e credo che il programma di questa sera accolga in pieno la richiesta di monsignor Moraglia. Il nostro obiettivo è stato quello di valorizzare al massimo queste musiche mettendo a disposizione le nostre professionalità». Un concerto che in qualche modo, come è tradizione, ha dato il via al periodo delle Festività natalizie sintetizzando, una volta di più, il legame tra la città, la Basilica di San Marco e la propria gente.
P.N.D.
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Il Gazzettino