E' morto Carlo Viganò mecenate di palazzo Barbaro

E' morto Carlo Viganò mecenate di palazzo Barbaro
Venerdì pomeriggio aveva partecipato ai festeggiamenti per la riapertura di sette prestigiose stanze di palazzo Reale, al museo Correr, grazie ai finanziamenti del Comitato...

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Venerdì pomeriggio aveva partecipato ai festeggiamenti per la riapertura di sette prestigiose stanze di palazzo Reale, al museo Correr, grazie ai finanziamenti del Comitato francese per la Salvaguardia. E tutto era andato per il meglio, ma nel cuore della notte tra venerdì e sabato, un infarto lo ha stroncato. Così è morto Carlo Viganò, figura di imprenditore e mecenate di origini meneghine, veneziano da moltissimi anni, marito di Patricia Curtis, una degli eredi della grande famiglia americana che alla fine dell'Ottocento acquistò palazzo Barbaro, nobile edificio sul Canal Grande, a fianco di palazzo Franchetti a Santo Stefano. Viganò, 88 anni, si è sentito male nella notte a palazzo Barbaro e il suo cuore ha cessato di battere. A nulla è valso l'intervento dei medici giunti nell'appartamento all'ultimo piano del palazzo.

«Era una persona squisita - ricorda Franca Coin che abita al primo piano nobile dello stesso palazzo - Era un uomo raffinato e generoso. E soprattutto molto riservato». Nella vita, Viganò aveva fatto l'imprenditore tessile, viaggiando molto in estremo oriente, soprattutto in Malesia, dove si recava con la moglie, ancora adesso, anche per sei mesi all'anno (gli altri sei li trascorreva a Venezia) dove vi erano alcune fabbriche di tessitura. «Era una persona aperta, con uno sguardo internazionale - continua Franca Coin - e covava dentro di sè un grande amore per Venezia». Palazzo Barbaro, uno dei gioielli dell'architettura sul Canal Grande è molto famoso nel mondo anglo-americano non solo perchè dimora dei facoltosi Curtis, ma anche perchè vi soggiornarono lo scrittore Henry James durante la sua vacanza veneziana alla fine dell'Ottocento così come il pittore John Singer Sargent diventando proprio in quel periodo uno dei centri di irradiazione della cultura inglese e americana a Venezia. Dimorarono qui anche gli scrittori Robert Browning, Edith Wharton e il critico d'arte Charles Eliot Norton creando, insieme ad altri, il "Barbaro Circle". E ancora nell'appartamento di Viganò e della moglie è conservata una delle maggiori e importanti biblioteche di settore presenti a Venezia. I funerali di Carlo Viganò si terranno oggi, alle 11, nella chiesa di Santo Stefano poi la salma sarà tumulata nella tomba di famiglia.
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Il Gazzettino