E Manildo applaude «Un modello salvato»

E Manildo applaude «Un modello salvato»
TREVISO - (ef) Soddisfatto Giovanni Manildo, che in questi mesi si è fatto portavoce, in maniera trasversale, della battaglia della conferenza dei sindaci sul tema della riforma...

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TREVISO - (ef) Soddisfatto Giovanni Manildo, che in questi mesi si è fatto portavoce, in maniera trasversale, della battaglia della conferenza dei sindaci sul tema della riforma sanitaria. I sindaci hanno vinto la loro battaglia e dopo aver portato in audizione in V Commissione le loro perplessità sulla riorganizzazione, la Regione ha optato per il ripristino dei servizi nelle 21 ex Usl, contro la proposta iniziale che prevedeva strutture unità uniche nelle 9 nuove aziende. Verranno infatti ripristinate venti unità operative complesse in tutto il Veneto per le cure primarie. «Quando ci è stato detto che l'ipotesi della giunta era quella di tagliare le unità operative e avere una struttura unica per 900.000 abitanti negli ambiti che garantiscono la maggior integrazione sociosanitaria abbiamo sentito come primi cittadini il dovere morale di alzare la voce, non per partito preso ma entrando nel merito - dichiara il primo cittadino di Treviso - Ora  le strutture previste inizialmente sono state triplicate dalla V Commissione e soprattutto è salvo il ruolo dei distretti sociosanitari. In questi anni - chiude Manildo - con il piano sociosanitario abbiamo assistito troppe volte a proposte pericolose, faticosi lavori di ricucitura e le conquiste mai pienamente realizzate o addirittura rimesse in discussione con gli atti successivi. Continueremo a vigilare per non disperdere uno degli elementi di forza del modello veneto che è l'integrazione sociosanitaria».

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Il Gazzettino