È intervenuto l'elicottero ma non c'era nulla da fare

È intervenuto l'elicottero ma non c'era nulla da fare
Tragedia in montagna. Un cacciatore bellunese ha perso la vita ieri mattina, mentre camminava in Val Gallina, nella zona di Longarone, sopra la diga del Vajont. Si tratta di...

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Tragedia in montagna. Un cacciatore bellunese ha perso la vita ieri mattina, mentre camminava in Val Gallina, nella zona di Longarone, sopra la diga del Vajont. Si tratta di Fabrizio Segato, 56 anni di Caleipo (frazione del Castionese). Fatale lo scivolone che lo ha portato a cadere per diversi metri in un burrone. Inutili i soccorsi: le ferite e i traumi riportati dalla caduta hanno avuto la meglio.

Erano circa le 8.30 di ieri quando i compagni di Fabrizio Segato hanno lanciato l'allarme. Il cacciatore bellunese stava attraversando uno dei versanti del Monte Toc, quello che si affaccia sulla Val Gallina. Era uscito presto, assieme a due amici con cui condivideva l'hobby della caccia, e stava probabilmente cercando camosci, visto che questa è la stagione giusta. Probabilmente deve aver messo il piede in fallo. Oppure deve aver perso l'equilibrio. Fatto sta che è scivolato ed è ruzzolato in un canale. A quel punto non c'è stato più nulla da fare per lui: la caduta e i traumi riportati non gli hanno lasciato scampo. I due amici che erano con Fabrizio Segato hanno visto cadere il compagno, e sparire sotto un costone. Immediata la chiamata di allarme con richiesta di aiuto ai soccorritori: è stato tutto inutile. L'eliambulanza, infatti, ha individuato subito il luogo dell'incidente e lo ha raggiunto in pochi minuti. Nonostante la fitta vegetazione della zona (a circa 1.500 metri di quota), l'elicottero ha sbarcato con un verricello sia il tecnico di elisoccorso che il medico. I due però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del cacciatore. A quel punto la salma di Fabrizio Segato è stata ricomposta e recuperata (con il nullaosta della magistratura). Il corpo è stato trasportato in elicottero fino a Longarone prima, all'ospedale San Martino di Belluno poi. Il pm di turno, Marco Faion, ha disposto subito l'accertamento esterno del cadavere, per verificare che non vi fossero altre cause di morte. L'ispezione ha fatto emergere in tutta la sua evidenza la causa accidentale. Quindi, è stato rilasciato il nullaosta per i funerali.
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Il Gazzettino