LA POLEMICAPADOVA L'appellativo non è certo elegante. E risulta ancora più pesante per il fatto che arriva da una persona appartenente alla stessa area politica. Ad accendere...
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PADOVA L'appellativo non è certo elegante. E risulta ancora più pesante per il fatto che arriva da una persona appartenente alla stessa area politica. Ad accendere metaforicamente la miccia è stato ieri il leader delle Sardine, Mattia Santori (nella foto), il quale, commentando l'esito delle votazioni non ha usato perifrasi per definire l'ex vicesindaco patavino: «Che Salvini fosse bollito lo diciamo da novembre del 2019, ma Zaia ha battuto uno zombie», ha dichiarato.
Il diretto interessato è rimasto basito. Certo non se l'aspettava il fuoco amico. «Non so a cosa si riferisca Santori - ha osservato Lorenzoni, fino a ieri prigioniero della quarantena -. Nell'ultimo periodo sono stato ricoverato per il Covid nel reparto di Malattie infettive, ma in precedenza forse il rappresentante delle Sardine non ha visto con la necessaria attenzione il lavoro capillare che abbiamo fatto in tutto il territorio veneto, ascoltano la gente, cercando di raccogliere tutte le segnalazioni e spiegando il nostro progetto, finalizzato a seminare una nuova sensibilità democratica».
L'AFFONDO
Quasi un tradimento. C'è di che perdere l'aplomb: «Un attacco da lui proprio non me lo aspettavo, visto che quando abbiamo avuto occasione di parlarci avevo percepito da parte sua una sensibilità vicina alla mia su temi alla base del nostro programma, come la tutela dell'ambiente, i diritti, l'economia circolare e i servizi ai cittadini. Era venuto a Padova a luglio e non mi pare che si fosse espresso in questi termini. E comunque se è veramente convinto delle affermazioni che ha fatto, allora forse siamo in due a essere degli zombie».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino