«È entrato nel bar e si è nascosto dietro il bancone»

«È entrato nel bar e si è nascosto dietro il bancone»
LA TESTIMONETREVISO «Faccio fatica a parlare, sono ancora sconvolta». Sono le poche parole che riesce a pronunciare Jenny, la barista del Sorsi e Morsi, il bar di Bagnoli dove...

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LA TESTIMONE
TREVISO «Faccio fatica a parlare, sono ancora sconvolta». Sono le poche parole che riesce a pronunciare Jenny, la barista del Sorsi e Morsi, il bar di Bagnoli dove è riuscito ad arrivare Lemfaddel Yassine, il giovane ferito nella sparatoria nella vicina zona industriale. Poi la ragazza ricorda quei momenti: «L'uomo, che conosciamo perchè è un cliente che si ferma di tanto in tanto da noi, è entrato e si è quasi nascosto dietro al bancone, riuscendo solo a chiedere aiuto prima di stramazzare al suolo». Negli occhi della giovane si legge ancora il terrore legato al fatto di cui è stata testimone. La ragazza era in servizio fin dal primo mattino nel locale che apre molto presto, già alle 5.30, e dove c'è sempre un continuo via vai di persone. «Dovete capirla, è molto provata», si limitano a dire le due colleghe di Jenny, giunte a dar man forte alla giovane barista, dopo il fattaccio. Cercano di tranquillizzarla, mentre lo sguardo della barista continua a fissare la Mercedes scura parcheggiata davanti al bar dalla quale è sceso il 29enne ferito prima di accasciarsi a terra in una pozza di sangue.

L'AUTO
La berlina è parcheggiata ordinatamente di fronte alla porta di accesso del locale e da come è posizionata difficilmente si farebbe fatica a capire che all'interno c'era una persona gravemente ferita. I finestrini dell'auto sono parzialmente abbassati e si vedono solo alcuni insetti che entrano ed escono dall'abitacolo, forse attratti dalle tracce ematiche che si intravvedono sui sedili. Sul muro esterno del locale alcuni sacchi trasparenti nei quali si intravvedono degli indumenti di Lemfaddel, così come alcune tovaglie del bar forse utilizzate per tamponare la ferita, prima che giungessero i soccorsi.
«Ho sentito dire che l'ambulanza ha impiegato una ventina di minuti prima di arrivare, forse quella che è in ospedale a Conselve, che dista solo cinque chilometri era impegnata ed è dovuta partire da Schiavonia», racconta un signore giunto sul posto qualche minuto dopo l'arrivo dell'uomo al bar. «Poi per fortuna è arrivato anche l'elissoccorso, che è riuscito ad atterrare nel campo vicino all'area di servizio e in poco tempo hanno caricato il ferito a bordo e sono ripartiti», dice ancora l'uomo.
LOCALE CHIUSO
Nelle prime ore del pomeriggio un laconico comunicato dei titolari del bar informa che Sorsi e morsi riaprirà lunedì mattina alle 5.30 in considerazione di quanto avvenuto stamani, non ce la sentiamo infatti di riaprire oggi si legge sia sulla serranda abbassata, che sulla pagina Facebook del bar. Molti i curiosi che si sono fermati per tutto il pomeriggio nell'area di servizio per raccogliere qualche informazione su quanto accaduto: «Dove siamo andati a finire a Bagnoli?», si chiede in dialetto un anziano del luogo che aggiunge: «Mai vista una cosa del genere; tra profughi e malavitosi che ne sarà di noi?», dice scuotendo la testa prima di risalire nella sua autovettura e dirigersi verso il centro del paese.

Nicola Benvenuti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino