È costantemente al centro di voci su possibili traslochi o ampliamenti. Si va da San Leonardo all'ex distretto militare. Ma non solo. A volte rispunta pure l'ipotesi Appiani....
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«Si parla di tante cose -allarga le braccia Michele Bugliesi, rettore dell'Università di Venezia- attendiamo di capire cosa sarà realmente possibile fare. Ci sono ancora dei passaggi da definire per avere un quadro più chiaro».
Insomma, c'è molto da lavorare per arrivare a un accordo. A Ca' Foscari la voglia non manca. Lo dimostrano anche le diverse attività pensate per dialogare con il territorio trevigiano. Oltre al BootCamp, spicca l'Università del Volontariato. Uno dei pochissimi esempi in Italia.
Ieri nell'aula magna di San Leonardo è andata in scena la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione a 29 corsisti della seconda edizione. Persone tra i 22 e i 65 anni d'età: 23 donne e 6 uomini, 5 studenti di Ca' Foscari, 21 volontari attivi e 3 aspiranti volontari.
Le tematiche delle tesine hanno spaziato dalla cura della persone, in particolare la figura degli amministratori di sostegno, alle migrazioni, fino alla tutela dell'infanzia e all'umanizzazione delle cure sanitarie.
Una tesi ha affrontato la possibilità di istituire un vero e proprio corpo a supporto e sostegno dei minori all'interno della Protezione civile. Dall'ottobre 2015 allo scorso maggio sono stati attivati 36 moduli didattici, per un totale di oltre 240 ore di formazione. Alla fine oltre 350 persone, tra volontari, amministratori, funzionari degli enti locali e cittadini interessati, hanno partecipato a uno o più percorsi formativi.
«È un progetto di grande valenza sociale, con il quale si consolida il nostro rapporto con le realtà del territorio, e nel quale continueremo a investire in futuro -spiega Bugliesi- l'iniziativa ha subito riscosso interesse perché contribuisce a formare competenze trasversali e manageriali, sempre più richieste anche nel terzo settore. E continua, come indica l'aumento del 50 per cento degli studenti frequentanti». I temi non mancano. «È possibile che il prossimo anno accademico si affronti in maniera specifica quello delle migrazioni -conclude Alberto Franceschini, presidente di Volontarinsieme-Csv Treviso- che, come abbiamo visto in questi mesi, necessita di una cultura diversa dell'accoglienza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino