Dybala: «Ora vamos col triplete» Marotta: «Il ciclo non è chiuso»

Dybala: «Ora vamos col triplete» Marotta: «Il ciclo non è chiuso»
(c. rep.) La festa è iniziata sul campo e si è conclusa al ristorante in tarda serata. In mezzo, la premiazione di allenatore e giocatori e tanti sorrisi. A cominciare da...

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(c. rep.) La festa è iniziata sul campo e si è conclusa al ristorante in tarda serata. In mezzo, la premiazione di allenatore e giocatori e tanti sorrisi. A cominciare da Allegri, che prima di concedersi alle telecamere subisce l'assalto di Cuadrado, il quale gli riempie la testa di schiuma da barba imbiancandogli i capelli. «Una vittoria straordinaria che fa parte della storia della Juventus», le parole del tecnico livornese che vede nel cambio di modulo successivo al ko di Firenze la svolta della stagione: «In quel periodo la palla rotolava ma non scorreva. Non si poteva più giocare col modulo precedente, era giunto il momento di cambiare e i ragazzi hanno capito subito».

Allegri rivendica i meriti della squadra: «Arrivare primi non è mai facile. Sento dire che vinciamo perché siamo nettamente più forti, ma Roma e Napoli potrebbero chiudere a 87 e 86 punti, mai successo negli ultimi anni».
Anche Buffon dissente da chi l'ha definita una vittoria annunciata: «Siamo ripartiti da zero. Stare in alto è sempre sinonimo di sacrificio e abnegazione da parte di tutti. Abbiamo lottato e vinto, dimostrando di avere la testa e le gambe giuste» l'analisi del portiere che passa idealmente il microfono a Barzagli, un altro dei veterani. «La costante di questi anni è il grande apporto dai nuovi. Quest'anno sono arrivati Pjanic e Higuain che non avevano mai vinto e Dani Alves che invece ha vinto molto, ma si è subito rimesso in gioco. Ora prepareremo al meglio la finale di Champions, questa coppa sarebbe la splendida conclusione di questi 6 anni», le parole del difensore.
Dybala è ancora più diretto: «Vamos per il triplete!», ha scritto l'argentino sul suo profilo Instagram dopo aver svelato un retroscena. «Quando arrivai 2 anni fa, Marchisio mi chiese di aiutarlo a tornare a giocare una finale di Champions. Vorremmo vincerla con tutto il cuore». Rientrato a ottobre dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro, il Principino era tra i più emozionati: «Non sono riuscito a trattenere le lacrime - confessa su Instagram - perché l'anno scorso non ero presente, è il 6° scudetto di fila e festeggiarlo insieme a voi (tifosi, ndr) è sempre qualcosa di magico!».

Ora c'è da chiudere questa stagione nel migliore dei modi e progettare la prossima: «Il ciclo è ancora aperto e con Allegri dobbiamo ancora conseguire diversi titoli», chiosa l'ad Marotta che auspica la conferma del tecnico, al quale spetterà l'ultima parola.
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Il Gazzettino