Due scippi in un'ora al mercato nei video i volti dei responsabili

Due scippi in un'ora al mercato nei video i volti dei responsabili
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TREVISO - (an.zam.) Due colpi nel giro di un'ora. Uno scippatore scatenato venerdì pomeriggio è riuscito a razziare le borse a due donne nei pressi di piazzale Burchiellati. In città è scattata la caccia all'uomo. Ma questa volta ad aiutare la polizia locale che ha raccolto le denunce delle vittime potrebbero esserci anche le telecamere di sorveglianza dei privati. Occhi elettronici aggiuntivi alla rete pubblica collegati dopo la firma del protocollo sulla sicurezza partecipata. Secondo una prima ricostruzione il bandito, descritto come una persona di colore, alta ed esile, avrebbe agito servendosi di una bicicletta e colpendo alle spalle le vittime, che non hanno avuto la possibilità di mettere al riparo la borsa.

Un episodio avvenuto nel tardo pomeriggio a cui in città avrebbero assistito anche diversi passanti, che non hanno avuto però la possibilità di bloccare il bandito. A indagare la polizia locale, che ha raccolto la testimonianza delle due vittime, una ragazza e una donna di mezza età, che hanno tentato di rincorrere il bandito senza riuscire però a riavere il maltolto. Le descrizioni fatte dalle vittime concordano, permettendo di ipotizzare che ad agire sia stata la stessa mano. Un giovane di colore che era già stato visto prima di venerdì in città. E proprio a questo servirebbero le telecamere a circuito chiuso della zona sulle quali si sono concentrate le forze dell'ordine, che sono alla ricerca di alcune inquadrature che abbiano registrato almeno parzialmente quello che è avvenuto. «Credo sia la prima volta che le telecamere dei privati possono dare un contributo all'indagine - ha spiegato ieri il vicesindaco di Treviso, Roberto Grigoletto - questa è la dimostrazione che la strada intrapresa in materia di sicurezza è quella giusta». Dell'accaduto è stata informata immediatamente la procura della repubblica che ha affidato proprio alla polizia locale le indagini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino