DUE PALAZZI PADOVA Un carcerato dà fuoco per protesta alla sua cella, scoppia

DUE PALAZZI PADOVA Un carcerato dà fuoco per protesta alla sua cella, scoppia
DUE PALAZZIPADOVA Un carcerato dà fuoco per protesta alla sua cella, scoppia un incendio e il fumo invade tutto il piano della casa di reclusione di via Due Palazzi. A spegnere...

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DUE PALAZZI
PADOVA Un carcerato dà fuoco per protesta alla sua cella, scoppia un incendio e il fumo invade tutto il piano della casa di reclusione di via Due Palazzi. A spegnere le fiamme prima che la situazione degenerasse, gli agenti della polizia penitenziaria che hanno evitato che qualcuno rimanesse ferito. A darne notizia è Aldo Di Giacomo segretario del sindacato Spp.

È successo martedì, nella sezione del primo blocco, che ospita detenuti di varia natura da quelli comuni, a quelli in isolamento, fino ai carcerati con problemi psichiatrici. E proprio uno di questi ultimi ha provocato l'incendio nella sua cella, rimanendo all'interno con il rischio di morire. Come spiegano dal sindacato, il detenuto prima di arrivare a Padova utilizzava dei particolari farmaci, che nel carcere di via Due Palazzi non gli sono più concessi. Da tempo manifestava il suo disagio, ma martedì ha deciso di mettere in scena un atto di protesta decisamente pericoloso. Il carcerato ha radunato lenzuola, vestiti e pagine di giornale e poi ha appiccato il fuoco con il suo accendino, concessogli in quanto fumatore. Nel giro di poco l'odore di bruciato ha iniziato a spargersi per il piano, allarmando gli agenti della penitenziaria. Quando hanno individuato la cella da cui proveniva iul fumo, sono entrati e hanno visto le fiamme divampare fino al soffitto. Mentre due poliziotti portavano fuori tutti i carcerati, un altro ha spento il rogo. Il fumo, intanto aveva invaso completamente il piano rendendo irrespirabile l'aria. «Solo per puro caso e grazie agli agenti - spiega Di Giacomo - la situazione non si è trasformata in tragedia».
M.Lucc.
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Il Gazzettino