ROMA - Tv e soldi: croce e delizia del M5S. Dopo la «scomunica» dei parlamentari andati in tv, arriva l'espulsione dei deputati Massimo Artini e Paola Pinna per «mancata...
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Ma il blog non ha dubbi: «Pinna non fa bonifici sul fondo da quasi un anno, al contrario di tutti gli altri parlamentari che hanno restituito una media di 50mila euro a testa; Artini da gennaio ha applicato un sistema di rendicontazione personale dove, mancano all'appello 7.000 euro».
A loro sostegno interviene anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che, tra l'altro, il 7 dicembre ospiterà una sorta di convention dei «riformisti pentastellati»: prima chiede maggiore lucidità a Grillo, poi la revoca del voto online ed, infine, dubita sulla sua regolarità. Non tutti tra i cinquestelle difendono i colleghi, anzi l'ex capogruppo Vito Crimi rende noto che «con convinzione» ha votato per l'espulsione e, nel caso di Artini, reitera le accuse di aver copiato su un server i dati degli iscritti al M5S. È solo la certificazione della spaccaatura. Una trentina di deputati, dopo alcune riunioni riservatissime, ha anche valutato di realizzare un documento unitario ed uscire allo scoperto. Per il momento hanno preferito soprassedere ma l'avvicinarsi dell'appuntamento del 7 dicembre a Parma potrebbe accelerare i tempi dell'operazione.
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Il Gazzettino