In Italia non doveva più entrare perchè espulso, ma i soldi della droga bisogna ritirarli. E così, sfruttando alcuni documenti falsi, è riuscito a tornare del nostro Paese per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ma i poliziotti quando lo hanno perquisito addosso gli hanno trovato tremila euro, diversi telefoni cellulari e soprattutto un mazzo di chiavi. E sono scattate ulteriori indagini che hanno portato gli uomini della Mobile a una villetta di via Treviso a Rubano dove i proprietari padovani, del tutto estranei ai fatti, hanno affittato un'ala della loro abitazione a uno studente albanese che a sua volta ha fornito le chiavi dell'appartamentino a Myftiu. E gli agenti, una volta entrati nella casa, hanno trovato e sequestrato 161 mila e 500 euro già numerati e suddivisi in 19 mazzette più alcuni bilancini di precisione e dei documenti falsi.
Insomma, gli investigatori hanno scoperto un esattore. Un pezzo grosso della criminalità organizzata albanese, forse il capo di una banda di narcotrafficanti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il 37enne è entrato in Italia, atterrando in un aeroporto del Nord, per raccogliere i proventi dello spaccio e ritornare in Albania con il denaro. Al momento per i soldi è stato denunciato per il reato di ricettazione, ma le indagini condotte dal sostituto procuratore Giorgio Falcone sono solo all'inizio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino