San Paolo, frazione di Morsano al Tagliamento. È lì che sono interrate le radici familiari di Sebastian Driussi, nuovo gioiello del mercato calcistico internazionale....
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CHI È - Dalle giovanili a oggi, Driussi è un attaccante del Club Atlético River Plate. Da bambino, giocando nelle stradine di un sobborgo di Baires, sognava di diventare il pupillo del Monumental, lo stadio del River Plate. Se la cava da prima punta, pur non avendo fisico possente, ma ha già fatto vedere cose egregie svariando più largo nel tridente. Lo chiamano "volante", gli garba giocare ala e rientrare per il tiro. È capace di fare assist, come di concludere a rete. Bravo con entrambi i piedi (meglio il destro), gioca prevalentemente sulla sinistra. Per capire cosa sia capace di fare, si riveda (in Internet) il gol da dietro la porta. Oppure la "bicicletta" (o cilena, come dicono a quelle latitudini) firmata con l'Under 20 vincitrice del Mondiale di categoria, dal limite dell'area contro l'Uruguay. Affascina per come tiene la palla fra i piedi, diventa prezioso nei movimenti senza.
CHI LO VUOLE - C'è la fila, in Italia come nel resto d'Europa. Il fatto che abbia origini friulane gli permette di avere il doppio passaporto. Non entra quindi nel blocco degli extracomunitari. Il club dei Millonarios gli ha fatto firmare un contratto con clausola rescissoria da 10 milioni di euro. Ne aveva sottoscritto uno all'età di 11 anni per 40 milioni nel settennale, con relativo clamore per la crisi argentina dilagante e i debiti del club. Il futuro è da scoprire, a breve: a fine mese le prospettive potranno essere definite. Inter e Juventus sono le italiane in cima alla lista, dopo che si erano interessate Udinese e Palermo. Nel Vecchio Continente però la concorrenza non manca: Manchester United, Real Madrid e Arsenal.
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Il Gazzettino