Dria Paola, la prima voce del cinema Sulle torri sarà proiettato il film

Dria Paola, la prima voce del cinema Sulle torri sarà proiettato il film
L'INIZIATIVAROVIGO Dria Paola, la donna che fece parlare il cinema, sarà celebrata dalla sua città con uno spettacolare videomapping notturno sulle millenarie Torri rodigine nel...

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L'INIZIATIVA
ROVIGO Dria Paola, la donna che fece parlare il cinema, sarà celebrata dalla sua città con uno spettacolare videomapping notturno sulle millenarie Torri rodigine nel giorno dell'anniversario di La Canzone dell'amore, primo film sonoro italiano della storia. Il 7 ottobre, sulle facciate della Donà e della Grimani, saranno proiettate le immagini tratte dal film che l'ha consacrata nell'olimpo del cinema italiano.

Novant'anni fa, il 7 ottobre del 1930, usciva in tre cinema italiani La canzone dell'amore: al Supercinema di Roma, al Corso di Milano e al Ghersi di Torino. Si trattava del primo film sonoro italiano, quello che Alessandro Blasetti, il più importante regista dell'epoca, definirà «un avvenimento base nella storia del cinematografo italiano». Il film che parla, ispirato alle Novelle per un anno di Luigi Pirandello, fu un successo clamoroso, fece il tutto esaurito per mesi e segnò la linea di confine tra il cinema muto e quello che vediamo adesso. Fu la più grande rivoluzione della storia della celluloide, tre anni dopo l'uscita dell'americano Il cantante di jazz.
L'ATTRICE
Dria Paola, il cui vero nome era Pietra Giovanna Matilde Adele Pitteo, era nata a Rovigo il 21 novembre 1909. All'epoca di quella pellicola aveva solo 21 anni e un unico film alle spalle quando entrò nella storia nella parte di Lucia, la protagonista del film. Per vent'anni e una trentina di film, l'ultimo è Pantera nera nel 1941, Dria Paola ottenne un popolarità che gareggiò con quella di Greta Garbo ed era considerata, come Mary Pickford in America, la fidanzatina d'Italia. Tenne a battesimo Alberto Sordi, Totò, Anna Magnani, Erminio Macario, recitò con Vittorio De Sica, Ettore Petrolini, Amedeo Nazzari, lasciò tutto per amore, ma finì la sua vita in povertà, sola e assistita dalla legge Bacchelli (un fondo istituito ne l 1985 dal governo Craxi a favore di cittadini illustri che versavano in stato di particolare necessità).

Mercoledì 7, alle 21, l'ora in cui 90 anni fa veniva proiettato per la prima volta La canzone dell'amore, per un'ora e trentaquattro minuti, tanto durava la pellicola, le torri saranno lo schermo di uno spettacolare videomapping. Su una di queste sarà proiettata una videoanimazione dedicata a Dria Paola realizzata dal Conservatorio di Rovigo e accompagnata dal Dipartimento musica da film, sull'altra la versione integrale della pellicola. L'iniziativa, realizzata dalla Polesine Film commission, è patrocinata dal ministero della Cultura, finanziata dalla Fondazione Cultura e patrocinata dal Comune di Rovigo.
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino