Dormitorio della Cri Salvador contro la Lega

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PORDENONE - No a posizioni estremiste, sì al dialogo con i residenti...

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PORDENONE - No a posizioni estremiste, sì al dialogo con i residenti e a un tavolo di lavoro con gli altri Comuni. Il consigliere di Pordenone 1291 Marco Salvador interviene sulla questione del dormitorio della Croce rossa, dopo la manifestazione organizzata - rileva - da uno sparuto numero di esponenti della Lega Nord. Per Salvador, la Croce Rossa non ha alcuna intenzione di legittimare o meno la presenza dei profughi: l'iniziativa di aprire un dormitorio e refettorio a disposizione di chiunque sia in difficoltà è lodevole perché, al di là dell'urgenza determinata dalle decine di richiedenti asilo che ora stazionano in un fosso davanti alla caserma Monti, rimarrà a disposizione della città. Secondo il consigliere, l'iniziativa non risolverà in maniera definitiva il problema, ma è necessario mettere il più possibile in sicurezza la città da qualsiasi conseguenza, comprese quelle sanitarie, che può portare il fatto che delle persone mangino, dormano in un fosso. Fra gli aspetti critici, ci sono le preoccupazioni dei residenti del quartiere: preoccupazioni legittime, secondo Salvador, ma su questo fondamentale punto sono certo che la Croce rossa saprà mettere in campo tutte le iniziative possibili per regolamentare il flusso nel quartiere dei richiedenti asilo che usufruiranno della struttura per mangiare e dormire nel modo meno impattante possibile. La professionalità e la sensibilità degli operatori e le competenze del presidente Giovanni Antonaglia sono elementi di certezza. I residenti di quel quartiere hanno già dato prova di intelligenza e sensibilità quando hanno costruito un ottimo tessuto di relazioni con i Ragazzi della panchina. Al sindaco Alessandro Ciriani, poi, che sostiene la necessità di una maggiore distribuzione sul territorio dei richiedenti asilo Salvador ribatte che è vero che sarebbe opportuno che le nuove strutture fossero ospitate anche da altri Comuni, ma è inevitabile che queste persone si accalchino nel capoluogo dove sono presenti gli uffici della Questura, Prefettura e la Caserma Monti. Opportuno sarebbe che il sindaco del capoluogo esercitasse una leadership e convocasse un tavolo assieme alla Prefetto e a tutti gli attori che operano nell'accoglienza in modo da riuscire a trovare più luoghi sparsi nel territorio. E' necessario che i Comuni organizzino un tavolo di responsabilità e questo tavolo qualcuno deve guidarlo, dovrebbe essere il Sindaco della città capoluogo.

L.Z.
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Il Gazzettino