DOPO L'URAGANO Un tassello alla volta, ritorna la normalità. Belluno sta

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DOPO L'URAGANOUn tassello alla volta, ritorna la normalità. Belluno sta proseguendo con l'archiviazione del maltempo. E guarda adesso al ripristino dell'area alta della Destra...

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DOPO L'URAGANO
Un tassello alla volta, ritorna la normalità. Belluno sta proseguendo con l'archiviazione del maltempo. E guarda adesso al ripristino dell'area alta della Destra Piave. Perché i sentieri di accesso alla zona della Schiara sono stati pesantemente colpiti dal maltempo come l'area del nevegal. Una brutta notizia per il turismo, visto che la vetta dolomitica che si affaccia sulla valle del Piave è sempre meta molto frequentata dagli escursionisti. Ma Palazzo Rosso è all'opera: martedì sera c'è stata una riunione in municipio tra l'amministrazione comunale e diversi enti interessati al controllo e ai lavori di sistemazione e pulizia post-alluvione: al centro del confronto, attività, competenze e disposizioni per la riapertura dei sentieri sul Monte Schiara.

LAVORO SUI SENTIERI
«Abbiamo discusso sull'accessibilità dei sentieri alla Schiara, importanti strutture turistiche che conducono alla porta sulle Dolomiti - spiega l'assessore alle manutenzioni, Biagio Giannone . Ci sono realtà importanti, come la Venezia-Monaco o l'Alta Via delle Dolomiti n.1, ancora chiuse dagli alberi dopo gli schianti dell'alluvione di poche settimane fa; abbiamo quindi coinvolto tutti gli enti preposti per capire come si può intervenire». Alla presenza dei Carabinieri Forestali, dell'Unione Montana Belluno-Ponte, della Provincia, della Protezione Civile comunale e dell'Ana, dell'ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, del Cai Belluno e del Comitato Usi Civici di Bolzano Bellunese, si sono affrontate tematiche come gestione del personale e dei volontari. E si è parlato anche delle richieste di autorizzazione arrivate per la pulizia dei sentieri. «Ci siamo confrontati su questi temi che non riguardano solo il Comune di Belluno, ma tutti i Comuni della provincia - continua Giannone . Per questo, ogni ente farà sintesi dei risultati e ci sarà poi un nuovo confronto con tutte le realtà preposte ad intervenire; ad esempio, visto l'interesse provinciale e non solo di un'infrastruttura turistica come l'Alta Via, il Comune presenterà le sue considerazioni alla Provincia di Belluno che le sottoporrà, insieme alle sue, agli enti superiori, a partire dalla Regione Veneto».
VOLONTARI MA NON SOLO

Particolare attenzione è stata data alle attività dei volontari. «La normativa ci lascia alcuni margini di azione, ma prevede comunque il rispetto di alcune regole, prima fra tutte la necessità di comunicare agli enti che possono essere interessati l'attività che si andrà a svolgere - continua Giannone . Per quanto riguarda la Schiara, ad esempio, il territorio è dell'ente Parco e del Comitato Usi Civici, mentre la vigilanza spetta ai Carabinieri Forestali; quando si interverrà per il taglio e raccolta del legname, quindi, sarà necessario coinvolgere ed avvisare preventivamente questi enti».
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Il Gazzettino