Dopo l'intervallo, sondaggio nazionale tra gli spettatori degli spettacoli dal vivo

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha avviato una partnership con la società inglese Indigo e una collaborazione con Assomusica per creare una versione italiana della...

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Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha avviato una partnership con la società inglese Indigo e una collaborazione con Assomusica per creare una versione italiana della ricerca After the interval alla quale hanno aderito oltre 300 teatri nel Regno Unito e in Irlanda, raccogliendo in tre settimane circa 120.000 risposte. Lo strumento viene posto gratuitamente a disposizione di tutte le istituzioni pubbliche e private operanti nel settore dello spettacolo dal vivo in Italia: la ricerca è intitolata Dopo l'intervallo. Allo scopo sono state informate le associazioni di categoria dello spettacolo dal vivo, tutte le realtà del settore, dalla Fondazione Platea convenzionata all'Agis che riunisce i Teatri Stabili, alla neonata Associazione Teatri Italiani Privati. Il sondaggio è rivolto agli spettatori dei teatri e delle istituzioni aderenti (la compilazione è agile, richiede circa 5 minuti), indaga sull'impatto che la pandemia ha avuto sul pubblico che segue eventi e spettacoli dal vivo: uno degli ambiti più duramente colpiti da Covid-19. Il questionario dunque potrà fornire strumenti importanti anche per immaginare prospettive, evoluzioni e soluzioni future per il settore. L'adesione delle istituzioni interessate è volontaria e gratuita, verranno richiesti solo alcuni dati necessari all'inquadramento geografico e strutturale e sarà sufficiente rivolgersi al Teatro Stabile del Fvg o ad Assomusica per l'adesione. Tutti i dati del sondaggio confluiranno in un database nazionale e saranno resi pubblici attraverso i media; il report sarà pubblicato sul sito internet del Teatro Stabile del Fvg e sui siti di tutte le istituzioni partecipanti. Hanno già aderito all'iniziativa una decina di realtà importanti del teatro italiano e si rimane aperti ad ulteriori adesioni.

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Il Gazzettino