Dopo 3 mesi si torna a navigare sul Po E adesso si punta al fiume di mezzo

Dopo 3 mesi si torna a navigare sul Po E adesso si punta al fiume di mezzo
ESCURSIONI IN MOTONAVEPORTO TOLLE Il turismo di visitazione nel Delta del Po, rigorosamente con la modalità slow legata all'utilizzo di bici o barche che solcano le vie d'acqua...

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ESCURSIONI IN MOTONAVE
PORTO TOLLE Il turismo di visitazione nel Delta del Po, rigorosamente con la modalità slow legata all'utilizzo di bici o barche che solcano le vie d'acqua fino al mare, è stato bloccato per tre mesi dall'emergenza Covid-19, ma con tutte le precauzioni e i protocolli di sicurezza necessari è appena ripartito. In un periodo in cui gli assembramenti e il turismo di massa sono guardati con timore, gli ampi e isolati spazi del grande fiume possono prendersi una sorta di rivincita e offrire un'alternativa a chi cerca una vacanza a misura d'uomo. «Grazie alla possibilità di praticare sport, dal 7 maggio abbiamo ripristinato il traghetto che collega Porto Levante con Albarella, collegando i due tratti della via delle Valli che sono molto frequentati da ciclisti ma anche da naturalisti - spiega Edoardo Cacciatori, nipote di quel Marino Cacciatori che alla fine degli anni 60 è stato un pioniere della navigazione turistica fluviale -Dalla scorsa settimana abbiamo rimesso in acqua le nostre imbarcazioni prima per lo svolgimento di un censimento dell'avifauna e poi soprattutto per ripristinare il nostro quotidiano programma di escursioni lungo i rami del Po o con gli itinerari bike&boat».

NIENTE SCOLARESCHE
La sospensione delle attività dal 23 febbraio ha fatto mancare le tante scolaresche che da anni vengono da tutta Italia a scoprire uno dei pochi fiumi al mondo che sfociano a delta, con gite tanto sul versante veneto che su quello emiliano, e ha imposto anche alcuni aggiustamenti rispetto alle modalità con cui l'attività di visitazione veniva praticata solo fino a qualche mese fa. «Come per tutte le attività, anche noi abbiamo dovuto rivedere le nostre proposte - continua Cacciatori - Per il momento non abbiamo messo in funzione le due motonavi, privilegiando le imbarcazioni più piccole che hanno il vantaggio di potersi spingere nelle lagune o nei canali, i paradeli, con i fondali più bassi e tra i canneti. Naturalmente abbiamo ridotto al 50% la capienza per assicurare il distanziamento e garantendo la costante sanificazione delle imbarcazioni e delle attrezzature. Poi si vedrà in base all'evoluzione delle normative. Quanto alla prenotazione e all'acquisto online dei biglietti, era già molto utilizzata e non rappresenta un problema».
PAESAGGI DA FILM

Il Delta del Po è stato il set di alcuni fondamentali film del neorealismo, è stato raccontato da Mario Soldati alla fine degli anni 50 col suo Viaggio nella valle del Po, oggetto di reportage giornalistici in occasione delle tante alluvioni fino a quella del 1966 e a Scano Boa è ambientato il libro dallo scrittore rodigino Gian Antonio Cibotto. Dopo di allora è stato valorizzato come il territorio italiano più giovane e in continua evoluzione. «Credo che i polesani per primi dovrebbero scoprire o riscoprire il nostro territorio - conclude Cacciatori - Il fiume, le lagune sono ambienti che riservano sempre una sorpresa perché mutano nel tempo. A questo proposito, con Acqua e Delta Tour, ma anche Assonautica e Fiab, vogliamo proporre un nuovo itinerario che andrà da Adria a Zelo per valorizzare il fiume di mezzo, cioè il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco tra Adige e Po. Un altro itinerario slow' che si presta alla visita barca più bici».
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Il Gazzettino