Il 2016 si chiude con un bilancio di 66 denunce presentate ai carabinieri per il reato di molestie e atti persecutori in provincia di Udine. Nella maggior parte dei casi gli...
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Statisticamente in provincia si è rilevato che le vittime di questa fattispecie di reati sono prevalentemente, ma non esclusivamente, di sesso femminile; la relativa fascia di età delle persone prese di mira è compresa indicativamente tra i 35 e i 48 anni. In larga misura, gli autori delle molestie sono ex coniugi o ex conviventi di lunga durata. Le persone che denunciano lo fanno dopo aver subito atti persecutori mediamente per circa 6 o 7 mesi. La principale spinta motivazionale a formalizzare la denuncia scaturisce dal consiglio dato da amici o da colleghi di lavoro che conoscono la vittima e la sofferenza, sorda, che sta vivendo. Dopo aver presentato la denuncia, tendenzialmente circa il 40% delle vittime chiede di ritirarla, per timore di ulteriori ritorsioni. Cosa fare per arginare il fenomeno? Dal 2008, tra l'Arma dei Carabinieri e il Ministero delle Pari Opportunità è stato stipulato un protocollo finalizzato alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere. È stata quindi realizzata una specifica rete in tutto il territorio nazionale. Non solo: parte del personale è stato formato frequentando un corso mirato all'Istituto superiore tecniche investigative dell'Arma; è stato istituito il Reparto analisi criminologiche del Ra.Cis., il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, che ha una sezione dedicata agli atti persecutori e che interviene in supporto all'Arma del territorio. In provincia di Udine tutti i Comandi dell'Arma sparsi capillarmente, sono così in grado di affrontare le richieste di aiuto dalle vittime di molestie e di atti persecutori. Fondamentali, inoltre, i Centri Antiviolenza che possono essere attivati in ogni momento.
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Il Gazzettino