FELTRE(lc) Una mostra dedicata a don Antonio Slongo, per ricordare i numerosi meriti civili e religiosi. Oggi alle 16, all'Unione montana Feltrina di via Rizzarda, don Giacomo...
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(lc) Una mostra dedicata a don Antonio Slongo, per ricordare i numerosi meriti civili e religiosi. Oggi alle 16, all'Unione montana Feltrina di via Rizzarda, don Giacomo Mazzorana traccerà un ritratto di colui che a 19 anni si fece chierico. Fu testimone dell'invasione del Feltrino dopo Caporetto nel novembre 1917 e contribuì a mettere in salvo un battaglione a Col Falcon. Questi eventi li raccontò in un diario (successivamente pubblicato) che gli valse la medaglia d'oro al valor militare. A 23 anni diventò sacerdote e conseguì la laurea con lode all'Università di Padova. Sentì la vocazione di diventare eremita, ma la chiesa di allora disse di avere bisogno di un sacerdote sul territorio e quindi si insediò a Foen dove collaborò al riconoscimento della parrocchia. Nella Seconda guerra mondiale, durante la Resistenza, affrontò coraggiosamente i tedeschi e salvò Lamon dall'incendio, sorte che era appena toccata ad Aune. Fece sospendere l'esecuzione di un lamonese offrendosi al suo posto. Trascorse più di un mese al carcere di Baldenich a causa di una sua predica dai toni antifascisti. Nel momento della ritirata dei tedeschi li scortò con 60 lamonesi per evitare rappresaglie. Fu promotore della creazione dell'ospedale di Lamon e mise in salvo il prezioso calice del diacono Orso. A documentare la sua intensa vita e la sua statura umana ci sono una decina di pubblicazioni e a Roma sono depositate le carte per la causa di santificazione.
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Il Gazzettino