Don Silvio ai candidati: «Ricordatevi dei poveri»

Don Silvio ai candidati: «Ricordatevi dei poveri»
IL CONFRONTOROVIGO Martedì sera la comunità di Borsea si è riversata nel centro parrocchiale per il confronto tra i sette candidati sindaco di Rovigo (mancava solo Marco Venuto...

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IL CONFRONTO
ROVIGO Martedì sera la comunità di Borsea si è riversata nel centro parrocchiale per il confronto tra i sette candidati sindaco di Rovigo (mancava solo Marco Venuto di Casapound per motivi personali). In una sala strapiena si sono affrontati diversi argomenti che non hanno riguardato esclusivamente la frazione rodigina: turismo e mobilità intermodale (gomma, ferrovia, vie d'acqua), inquinamento e lavori pubblici. Ogni candidato, oltre a rispondere alle domande del pubblico, si è inoltre presentato ed ha esposto, in un tempo massimo consentito per l'occasione di sette minuti, il suo programma, dando ognuno una ricetta differente per rilanciare la città.

L'APPELLO
Importante e sentito da parte dei presenti il discorso del parroco don Silvio rivolto ai candidati: «Vi chiedo di porre attenzione al tema della povertà e teniamo in considerazione la sussidiarietà: non è importante che arrivi prima il Comune o la parrocchia, l'importante è collaborare. Mi sembra vergognoso che non ci sia una struttura pubblica adibita ad accogliere i poveri: esistono persone in cattive condizioni economiche, oltre al disagio con il dramma delle dipendenze. Siamo una delle province con maggiore dipendenze da gioco d'azzardo, poi vediamo anche i giovani presi dalle droghe e dall'alcool. Chiedo a voi candidati una presa di coscienza, insieme alle parrocchie, su questi temi, anche se non fa notizia, ma dobbiamo sentirci coinvolti come cittadini e come credenti».

A questo appello i candidati hanno risposto con differenti soluzioni, ma sempre convergenti sull'esigenza di porre un freno ai fenomeni che da anni occupano gli uffici dei Servizi Sociali del Comune. Per il resto della serata il clima è stato sereno, di dialogo, tant'è che il pubblico commentava sommessamente di avere dei dubbi su chi scegliere e di aspettarsi, come avvenuto in passato in altri periodi elettorali, delle risse e delle polemiche per poter parteggiare per questo o quell'altro candidato. È stato in ogni caso un elemento che è piaciuto alla folta platea, apprezzando il fatto che tra tutti i candidati si siano accorti dell'esigenza di collaborare per il bene della città. Un signore di mezza età, dopo avere ascoltato il dibattito, ha detto che «dopo tanti anni di botte sarebbe ora che si dedicassero ai cittadini».
Alberto Lucchin
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Il Gazzettino