«Don Giovanni, prete scomodo La Diocesi lo ha fatto trasferire»

«Don Giovanni, prete scomodo La Diocesi lo ha fatto trasferire»
A Sant'Ignazio di Loyola una materna parrocchiale con 56 anni di attività chiusa a marzo del 2015 per far posto ad una scuola parentale, di cattolici tradizionalisti incalliti,...

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A Sant'Ignazio di Loyola una materna parrocchiale con 56 anni di attività chiusa a marzo del 2015 per far posto ad una scuola parentale, di cattolici tradizionalisti incalliti, con pochi bambini, avviata ad ottobre, e una serie infinita di discussioni sull'iniziativa, supportata dal parroco don Giovanni Ferrara. E adesso quello stesso parroco, come è stato spiegato ai fedeli, lascia la comunità per andare a Roma a seguire gli Studi pastorali sulla salute.

Per quanto la partenza sia stata concordata con la diocesi è un fatto che va analizzato alla luce delle tante discussioni che quella iniziativa ha prodotto. Qualcuno però, come Fabiola Agostini, contesta la partenza non tanto per la scuola ma per la figura del parroco. La sua lettera inviata al vescovo Cipolla e al Gazzettino parla espressamente di "esilio per un prete non allineato con la mentalità del mondo, per la Diocesi fin troppo scomodo". "La sua messa è priva degli abusi liturgici a cui ho avuto la sventura di assistere nel tempo e ha proposto agli adulti incontri di sana catechesi e ardente preghiera, invece di lunghe, inutili ed estenuanti discussioni di carattere sociologico su tematiche indicate dagli 'accompagnatori dei genitori'. Oggi in Italia siamo pieni di parrocchie, ma scarsi di pastori santi. Quei pochi che resistono rinchiudiamoli subito in qualche remota stanzetta in cima a una lontana torre. Non sia mai che qualche anima possa convertirsi a Dio".

In ogni caso dietro a don Giovanni si era formato un gruppo di persone che ha sostenuto il suo modello anche se la diocesi, prima privatamente poi pubblicamente, ha smentito che fosse quello da proporre, riferendosi invece al dettato della Cei. La Diocesi ad un certo punto aveva anche vietato al parroco di concedere i locali a questa scuola (e favorire invece il risorgere della materna) dove in classe si sta attenti a non insegnare la teoria del gender e il programma è quello ministeriale ma con attenzione verso la bella calligrafia, la buone letture e fare di conto. Tutto contenuto nello slogan "Scegli tu come educare i tuoi figli". Ora chissà se quella esperienza finirà del tutto. Il successore del parroco che era lì dal 2007, non è stato ancora ufficializzato.
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Il Gazzettino