PORDENONE - La richiesta di domiciliari? «Inidonei», «personalità negative» e nessun «rispetto per le regole di questo Paese». Con questo motivazioni il giudice Licia...
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Il Riesame ha condiviso la sentenza di primo grado: carcere ed espulsione una volta espiata la pena. Il giudice di Pordenone aveva evidenziato che erano venuti in Italia per rubare e che la detenzione era l'unico modo di tutelare la comunità dalle loro scorribande. I tre albanesi che il 15 novembre 2016, a Meduna, si gettarono nel Livenza per sfuggire alla cattura dei Carabinieri del Norm di Pordenone, sono stati condannati per ricettazione, furto in abitazione, porto di strumenti atti ad offendere e false dichiarazioni agli inquirenti su precedenti penali e generalità. Il loro caso aveva fatto molto discutere, in quanto la Procura di Treviso negò l'arresto. Il pm Monica Carraturo, puntando sul furto dell'Audi A6 sw da 50 mila euro, rubata a Pordenone e usata per andare a rubare, ottenne un'ordinanza di custodia cautelare dal gip Alberto Rossi e li fece arrestare a Malpensa, prima che salissero su un volo diretto a Vienna.
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Il Gazzettino