DOLO - I fratelli Furlan, noti imprenditori nel settore della ristorazione, hanno

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DOLO - I fratelli Furlan, noti imprenditori nel settore della ristorazione, hanno vinto la loro battaglia contro l'Agenzia delle Entrate. ...

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DOLO - I fratelli Furlan, noti imprenditori nel settore della ristorazione, hanno vinto la loro battaglia contro l'Agenzia delle Entrate.

Una sentenza della Commissione regionale di Venezia ha annullato totalmente gli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate di Padova contro i due titolari di due noti ristoranti della Riviera del Brenta e del Padovano (Kalispera di Dolo e Pioniere a Borgoricco in provincia di Padova), condannando la stessa Agenzia a rifondere le spese legali di primo e secondo grado. Questa sentenza è destinata a fare giurisprudenza perché è il primo caso in Italia.
Il tutto è frutto di una nuova strategia difensiva attuata dall'avvocato Federico Veneri, a tutela del contribuente Mauro Furlan, che è stata vittoriosa e ha prodotto l'emissione di un provvedimento giudiziario inoppugnabile ed incontestabile: l'accoglimento del procedimento giudiziale avente ad oggetto il metodo di accertamento; l'emissione del provvedimento giudiziale che ha ritenuto valutabile e assai discutibile l'operato svolto dagli accertatori e che ha quindi criticato il metodo usato nell'accertamento e relative risultanze; mentre l'azione giudiziaria ha fatto emergere errori e responsabilità degli accertatori del Fisco. Volontà del legale è stata quella di responsabilizzare gli stessi funzionari dell'Agenzia delle Entrate perché non utilizzino dei metodi di accertamento che possano risultare errati o, quantomeno, ingiusti. Di fatto l'avvocato ha messo sotto accertamento gli stessi accertatori, chiamandoli a rispondere di eventuali errori, senza il "paravento" dell'Ente per cui operano.
La Commissione Tributaria di primo grado patavina, lo scorso ottobre, recependo le risultanze del Tribunale di Padova, aveva ritenuto non completamente corretto il metodo di accertamento fiscale dell'Agenzia delle Entrate di Padova, tuttavia aveva deciso di applicare le tasse in "via equitativa" ovvero aveva ridotto i ricavi, pur non facendo riferimento a nessuna normativa specifica, non essendo contemplato dal nostro sistema giuridico, in ambito fiscale, giudicare secondo equità. La nuova sentenza ha invece annullato tutto.

«Ho ricevuto - conclude l'avvocato Veneri - incarico dai miei assistiti di procedere con la domanda di risarcimento danni (che sarà milionaria) contro i funzionari stessi, persone fisiche».
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Il Gazzettino