Documento anti-annessione C'è già il sì di venti Comuni

Documento anti-annessione C'è già il sì di venti Comuni
SINDACI PORDENONE Sono una ventina, finora, i Comuni che hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SINDACI

PORDENONE Sono una ventina, finora, i Comuni che hanno approvato l'ordine del giorno a sostegno della Camera di commercio di Pordenone, per dire no all'accorpamento con Udine, e il capoluogo si appresta a farlo nel Consiglio comunale convocato per giovedì 19 luglio, proprio alla vigilia della scadenza indicata dai tre sindaci che hanno invitato i colleghi all'iniziativa: il primo cittadino di Valvasone-Arzene Markus Maurmair, quello di Zoppola Francesca Papais e quello di San Giorgio della Richinvelda Michele Leon. Fra le amministrazioni che hanno già provveduto ci sono appunto quelle di San Giorgio e Valvasone-Arzene, Maniago, San Quirino, Cordovado e Sesto al Reghena, e altre dovrebbero farlo entro la data fissata. Altre tuttavia lo faranno, sia pure qualche giorno dopo: i Consigli comunali devono infatti essere tutti convocati entro la fine di luglio. Soluzione estrema, poi, potrebbe essere - per quei Comuni che avessero già approvato l'assestamento di bilancio e dunque non prevedessero altre sedute di Consiglio prima della pausa estiva - quella di approvare il documento in Giunta. Il contenuto dell'ordine del giorno rispecchia sostanzialmente la strategia dell'ente camerale, e dunque il documento approvato all'unanimità dai partecipanti all'incontro aperto organizzato nell'ex convento di San Francesco. Impegna dunque le amministrazioni comunali e le Giunte a porre in essere ogni utile azione e iniziativa per fare in modo che il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, in attuazione delle norme statutarie, solleciti il Governo, sentita la Commissione paritetica, all'emanazione di un decreto legislativo che attribuisca alla Regione Friuli Venezia Giulia competenza legislativa in materia di organizzazione territoriale delle Camere di commercio. Secondo impegno è poi quello di chiedere alla giunta regionale affinché inviti il ministero per lo Sviluppo economico a disporre la sospensione del procedimento di accorpamento delle Camere di commercio di Udine e Pordenone e la prorogatio degli organi delle due Camere di commercio per un arco temporale massimo di un anno. Infine, la trasmissione dell'ordine del giorno al presidente della Regione e a tutti i sindaci della ex Provincia di Pordenone. Il testo dell'ordine del giorno riprende le tesi sostenute in questi mesi dalla Camera di commercio per opporsi all'accorpamento con l'ente udinese in favore di una Camera unica regionale, la cui costituzione andrebbe comunque decisa dalla Regione una volta ottenuta la relativa competenza.

Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino