All'inaugurazione del nuovo anno accademico di Ca' Foscari cala la polemica sull'accordo con l'ateneo trevigiano privato, fondato dall'ex rettore Carlo Carraro. C'era aria di...
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Ma proprio il corso di laurea in Digital Management, passato in Senato accademico lo scorso 20 gennaio, con l'approvazione dell'accordo con H - Farm ha creato un notevole mal di pancia in molti docenti e al Sindacato Cub_Sur Venezia: il corso di Ca' Foscari, con iscrizione all'ateneo veneziano, viene fatto a Treviso a costi notevolmente lievitati.
«Da un paio danni è cambiata la guida dell'ateneo, ma è indiscutibile il fatto che il nuovo rettore segua con tenacia la strada del suo predecessore Carraro, in particolare quando questa strada porta alla privatizzazione dell'università - denuncia il sindacato -. Con le recenti deliberazioni del Senato accademico iniziamo anche a supportare direttamente una università privata. In sostanza Ca' Foscari ha dato vita ad una convenzione con cui un ateneo pubblico mette a disposizione di un corso di laurea privato, le proprie professionalità, le competenze, il sostegno del proprio prestigio, i docenti, il lavoro dei propri dipendenti pubblici, per rare a questo un riconoscimento a livello nazionale».
Il nuovo corso di laurea è molto costoso, la retta prevista è di 7.500 euro, di cui solo una minima parte resterà a Ca' Foscari (circa 2.000 euro). La segreteria organizzativa, pagata da H-Farm, darà un contributo minimo alla gestione del corso mentre il grosso del lavoro sarà svolto dagli uffici di Ca' Foscari. «Ovviamente è del tutto casuale il fatto che l'ex rettore Carraro sia tra gli ideatori di H-Farm - continua il Sindacato -. È evidente che queste iniziative trovano un mercato in cui prosperare e fare affari con la formazione dei giovani. Si tratta in poche parole di una sorta di suicidio dell'università pubblica e chi tra il personale nel Senato accademico è diventati favorevoli alla privatizzazione dovrebbe coerentemente dare al più presto le dimissioni».
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Il Gazzettino