Dm Elektron, da lunedì tutti al lavoro

Dm Elektron, da lunedì tutti al lavoro
IL CASOBUJA Dopo otto giorni di presidio, giorno e notte, fuori dai cancelli della fabbrica, la trentina di lavoratori della Dm Elektron di Buja hanno deciso ieri in assemblea di...

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IL CASO
BUJA Dopo otto giorni di presidio, giorno e notte, fuori dai cancelli della fabbrica, la trentina di lavoratori della Dm Elektron di Buja hanno deciso ieri in assemblea di sciogliere il picchetto annunciando che lunedì rientreranno al lavoro. La comunicazione è arrivata al termine dell'ultimo confronto avvenuto con i sindacati di categoria di Fiom Cgil Fim Cisl e Uilm Uil che è seguito al confronto di giovedì sera in municipio a Buja.

LA VISITA DI BENTIVOGLI
Ieri pomeriggio a far visita alle maestranze è arrivato il segretario generale Fim Cisl, Marco Bentivogli. «I lavoratori valutano positivamente, ma con riserva, il percorso indicato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in cui c'è un primo impegno da parte dell'azienda, come richiesto dalle organizzazioni sindacali a mantenere l'impegno lavorativo e occupazionale nel sito di Buia ha spiegato Bentivogli . Si tratta di un primo risultato della mobilitazione del sindacato. E' sospeso quindi lo sciopero e rimosso il presidio fuori i cancelli della fabbrica con la disponibilità dei lavoratori alla ripresa dell'attività lavorativa. Rimane però lo stato di agitazione, il piano infatti risponde solo parzialmente alle nostre richieste, per noi serve un impegno chiaro sul futuro del sito di Buja con un piano industriale che indichi investimenti, prodotti e occupazione. Combatteremo questo modo di fare impresa». «Sono qui perché non si può non stare con l'Italia migliore che lotta per il lavoro e passerà un Natale di preoccupazioni ha aggiunto il numero uno delle tute blu della Fim -. Sono a Buia per stare con tutti le lavoratrici e i lavoratori che lottano per il lavoro e perché sia un Natale di speranza per tutti e un nuovo anno in un paese che impari a rispettare chi si sveglia tutte le mattine per farlo crescere con un lavoro onesto. Il comportamento di questo imprenditore è stato inaccettabile e ci auguriamo che risolva anche le inadempienze su versamenti e fondi previdenziali».
I PROSSIMI PASSI

«C'è questo spiraglio uscito con la dichiarazione dell'azienda ha aggiunto Gianpaolo Roccasalva, segretario provinciale della Fiom di Udine -. Lo giudichiamo con riserva, non è un documento completo ma ci consente di aprire tavolo di trattative con anche l'aiuto della regione per trovare un accordo sul piano industriale che garantisca occupazione stabile e volumi produttivo nel sito di Buja. Quello che abbiamo letto sino ad ora non è un vero piano, è un piano di lavoro, sono specificate le ore di lavoro per ogni postazione ma non è dettagliato, lunedì andremo a verificare questo proprio all'interno, sappiamo qual è la strada per entrare in fabbrica ma anche quella per uscire se non ci convinceranno del tutto». Il presidio dei dipendenti della Dm Elektron, per impedire lo smantellamento di alcune linee produttive destinate in Romania, era cominciata il 7 dicembre. Il piano presentato ieri dalla proprietà, secondo Pasquale Stasio della Fim Cisl di Udine, «è un programma che dà garanzie occupazionali fino al 31 maggio e che poi dovrà essere definito nuovamente. Come organizzazioni sindacali - ha concluso - ribadiamo che non è sufficiente la garanzia fino a maggio e chiediamo un tavolo tecnico che serva a sviluppare un piano industriale che dia prospettiva a lungo termine al sito di Buia e le garanzie occupazionali di tutta la forza lavoro presente nello stabilimento».
David Zanirato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino