Teme che la compagna gli sia infedele, la pedina mascherato con un passamontagna e i passanti lo scambiano per un pericoloso malvivente. Caldo e gelosia hanno fatto perdere la...
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In questi tempi di terrorismo e attentati, facile immaginare lo spavento provato, così più di qualcuno ha deciso di chiamare il 113. In breve tempo, per paura che questo individuo fosse proprio un terrorista o comunque un malvivente pericoloso pronto a colpire, la questura ha inviato in forza delle pattuglie delle Volanti a controllarlo. Quando il vicentino ha visto i poliziotti, si è sfilato il passamontagna, ma non è riuscito a evitare il controllo. L'uomo è stato fermato a bordo strada e perquisito: nell'auto gli agenti non hanno trovato armi, come temevano, ma solo il passamontagna e anche due dispositivi Gps che, se attaccati a una macchina o a una persona, servono a localizzarli a distanza. I poliziotti dunque l'hanno portato in questura e hanno iniziato a torchiarlo per sapere la verità.
Messo alle strette il 41enne ha dovuto confessare tutto: stava pedinando la fidanzata, vicentina di 43 anni, perché era convinto che la donna lo tradisse. Il novello Otello ha raccontato alla polizia che quando ha visto uscire di casa, in mattinata, la sua compagna, ha deciso di seguirla, per poi piazzarle una spia Gps sulla sua auto per vedere dove andava. E il passamontagna? Aveva deciso di usarlo per non farsi riconoscere. Non proprio un ottima idea se si decide di farlo in pieno giorno, in agosto, con un caldo micidiale.
Scoperto il mistero, i poliziotti hanno dunque denunciato il vicentino per procurato allarme e gli hanno sequestrato i due dispositivi Gps. Oltre ai guai con la giustizia, l'innamorato geloso dovrà fare i conti anche con la propria fidanzata che non dev'essere stata contenta di sapere quel che aveva combinato.
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Il Gazzettino