Distrusse tutto in carcere: espulso, non sarà giudicato

Distrusse tutto in carcere: espulso, non sarà giudicato
IL CASOScatenò il caos il 16 settembre del 2016 in carcere a Baldenich, dove era detenuto. Ma ieri, in Tribunale a Belluno, dove era imputato per danneggiamento aggravato e...

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IL CASO
Scatenò il caos il 16 settembre del 2016 in carcere a Baldenich, dove era detenuto. Ma ieri, in Tribunale a Belluno, dove era imputato per danneggiamento aggravato e procurato allarme, è stato graziato. Aimen Ayari, 32enne tunisino, è stato espulso e quindi il processo si è estinto. Il giudice Angela Feletto, su richiesta del difensore, avvocato Francesco De Bona ha dichiarato il «non luogo a procedere», preso atto dell'espulsione dello straniero dal territorio italiano.

«Ho mangiato una lametta da barba», aveva detto Aimen Ayari alle guardie penitenziarie quel 16 settembre 2016. Diede in escandescenze e ruppe un televisore, un vetro della finestra, uno sgabello in legno, un tavolo fissato alla finestra, l'intero quadro elettrico. Poi innescò un ampio dispiegamento di uomini e mezzi, perché disse appunto di aver ingoiato la lametta da barba. La radiografia al pronto soccorso però lo smentì.
Il caso finito a processo è solo uno degli episodi che si trovano affrontare le guardie penitenziarie, che nei giorni scorsi si sono dovuti confrontare con l'ennesimo episodio critico che c'è stato a causa di un detenuto dell'Articolazione per la tutela della salute mentale, salito sul tetto di Baldenich.
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Il Gazzettino