Paolo Valesella, il 53enne operaio morto insieme ai suoi sfortunati compagni, abitava ad Adria in località Bindola. Celibe, lavorava alla Coimpo da circa otto anni. Lascia i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Dove serviva, lui era pronto a dare una mano», i primi commenti raccolti ieri sera, anche se nessuno vuole sbilanciarsi più di tanto con il tipico pudore della gente di Ca' Emo, da sempre legata al mondo dei campi. »Era un ragazzo generoso, anche se si vedeva poco in giro, un grande appassionato di motori a quanto ne so - ricorda Marino Bullo, vicepresidente delle Vecchie glorie di calcio adriese - ci salutavamo cordialmente. Veniva spesso al bar Sottoscala. So che frequentava, però, alcuni locali nel Cavarzerano». «Era grande amico di Amà e un amante anche lui dei motori - ricorda Daniele Ceccarello, ex assessore del Comune di Adria e residente a Ca' Emo - lo vedevo spesso. Era senza dubbio un generoso e una brava persona. Conosceva vita, morte e miracoli dell'azienda, essendo lì da quasi 10 anni. Sono ancora sconvolto per quanto è successo. Valesella era considerato uno dei lavoratori più esperti della Coimpo». «Non lo conoscevo molto bene - precisa Massimo Parcelj di Ca' Emo - sapevo chi era e lo incrociavo in paese, ma nulla più. Mi è sempre dato l'impressione di essere una brava persona e sempre molto disponibile. So che era sempre pronto a dare una mano, quando serviva». «Ho dato io la triste notizia al fratello Luigino, a Gino, che lavora per la mia ditta - commenta Fabio Panetto, ex assessore del Comune di Adria - ho appreso la notizia dal telegiornale e mi si è gelato il sangue».
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino