Disco verde dal Csm, Stuccilli procuratore

Disco verde dal Csm, Stuccilli procuratore
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Ha coronato il suo sogno. Era l'unico posto cui aspirava per completare la sua carriera da magistrato. Matteo Stuccilli è il nuovo Procuratore della Repubblica di Padova. Il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura l'ha nominato con un'ampia maggioranza. Stuccilli ha raccolto diciotto voti contro i sei dell'unico avversario, il procuratore aggiunto di Bari Pasquale Drago, appoggiato dal centrodestra (due le astensioni). La corsa di Stuccilli alla poltrona di procuratore è stata facilitata dalla rinuncia di Alberto Ernesto Perduca, il procuratore aggiunto di Torino, indicato dalle componenti di centrosinistra. In commissione si era infatti verificato un salomonico pareggio a tre, con due voti ciascuno. Su Stuccilli, candidato di Magistratura Indipendente, sono poi confluiti, dopo il ritiro di Perduca, i consensi di "Movimento per la Giustizia" e Unicost. «Ero fiducioso in un esito positivo della votazione - queste le uniche parole di commento del neo procuratore - nel pieno rispetto delle decisioni del Csm, organo supremo».

Matteo Stuccilli, sessantadue anni ad ottobre, è particolarmente legato alla città di Padova, e al Tribunale in cui si è sviluppata la quasi totalità della sua carriera. Da sostituto ha firmato importanti inchieste, a partire dalla tangentopoli dell'assessorato comunale al commercio, con gli arresti nell'estate 1992 del funzionario Antonio Pertile e degli assessori Diego Chiesa e Vittorio Bigolaro, per proseguire con il crac e la bancarotta dell'azienda di trasporto Atp, costata le manette all'intera giunta provinciale, e con l'omicidio Messina, esponente della cosca emergente dei Bellocco nella piana di Gioia Tauro. Alla Distrettuale Antimafia si è occupato dello strano fenomeno delle bombe sganciate in Adriatico dai velivoli di ritorno dalle missioni nella ex Jugoslavia.
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Il Gazzettino