PORDENONE - In ospedale scoppia il caso delle mancate assunzioni di personale appartenente alle categorie protette. L'Azienda ospedaliera - che non avrebbe provveduto da anni...
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Un percorso che ha trovato però la contrarietà della Cgil. «Confermiamo - ha scritto la Cgil alla direzione - le perplessità e la indisponibilità a sottoscrivere il protocollo. Appare grave come, di fronte a una palese violazione di legge che oramai si ripropone da molti anni, non si provveda a stipulare tempestivamente una convenzione con la Provincia che consenta una sia pur graduale soluzione del problema. Questa è, peraltro, la strada scelta sia dal Cro di Aviano, sia dall'Ass6. Si sceglie, al contrario, di abbattere il numero delle persone da assumere attraverso una ricognizione del personale non dirigenziale che potrebbe potenzialmente rientrare nel computo della quota di riserva dei lavoratori con una inabilità di almeno il 60 per cento. Una decisione che non condividiamo e le cui modalità di raccolta degli elementi informativi da parte dell'Azienda, paiono contrastare con il diritto alla privacy dei dipendenti». «Nessuna violazione della privacy. La proposta avanzata - precisa il direttore Paolo Bordon - intende solo sensibilizzare chi si trova in quella situazione, e solo su base volontaria, a rientrare nelle categorie protette con tutti i vantaggi che ne derivano. Nessun uso di dati sensibili, che non abbiamo e che competono solo ai medici preposti. Ci pare una proposta di buon senso. Ne discuteremo ma andremo avanti con le altre sigle sindacali che sono d'accordo».
Davide Lisetto
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Il Gazzettino