Direttore dei musei, la carica dei 101

Direttore dei musei, la carica dei 101
IL CONCORSOTREVISO A Ca' Sugana ci si scherza sopra: «Arriva la carica dei 101». Ma sotto-sotto la soddisfazione è palpabile: il bando per trovare il sostituto di Emilio Lippi,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CONCORSO
TREVISO A Ca' Sugana ci si scherza sopra: «Arriva la carica dei 101». Ma sotto-sotto la soddisfazione è palpabile: il bando per trovare il sostituto di Emilio Lippi, storico direttore delle biblioteche e dei musei trevigiani, ha riscosso un successo enorme. Per un solo posto si sono presentanti in cento, anzi: in 101. I curriculum sono arrivati da ogni parte d'Italia. Del resto il posto è allettante: un tempo indeterminato con uno stipendio importante in una realtà che sulla cultura e sui musei sta puntando moltissimo.

I TERMINI
Il concorso sarà di quelli importanti. Una commissione esterna valuterà tutti i candidati. In prima istanza deciderà se fare una pre-selezione, ma potrebbe non essere necessaria: 101 candidati sono tanti, ma non tantissimi. Non sono, tanto per fare un esempio, gli otre 1300 che concorreranno per i 16 posti da impiegato messi in palio, se così si può dire, dal Comune. Le prove da superare saranno tre: due scritti, con materie che variano da quelle prettamente giuridiche a quelle più tecniche, e un orale. La graduatoria terrà poi conto anche dei titoli personali e le pubblicazioni, libri o articoli pubblicati da riviste scientifiche, avranno i loro peso. Alla fine chi avrà ottenuto il punteggio più alto otterrà il posto. In giunta guardando con grande interesse a questo concorso che, come primo obiettivo, ha quello di consolidare la pianta organica dei dirigenti, uscita fortemente provata dall'ultimo giro di pensionamenti. Con l'arrivo del direttore, figura tanto attesa e in qualche occasione anche al centro dei battibecchi tra maggioranza e opposizione, la squadra dirigenziale è completa. Forse ci potrà essere qualche cambiamento nei prossimi mesi se, come pare, qualcuno dei nuovi dirigenti confermerà l'intenzione di partecipare ai concorsi indetti da altri comuni. Ma al momento il sindaco Mario Conte si gode la squadra quasi al completo.
I PRETENDENTI
«La cosa che ci rende più orgogliosi - sottolinea Alessandro Manera, assessore con delega alle Risorse Umane oltre che all'Ambiente - sono i profili dei candidati: mi hanno detto, dal momento che noi ovviamente non possiamo averli visti, sono tutti di altissimo profili. Specialisti della materia, veri professionisti». Manera è sicuro che, soprattutto negli ultimi mesi, l'attrazione di Treviso sia aumentata: «Sicuramente in tanti hanno notato gli sforzi che stiamo facendo nella programmazione culturale. Cito due esempi: il rilancio del teatro e la grande mostra che andremo a organizzare a Santa Caterina. Sono segnali inequivocabili che questa amministrazione intende investire in questo settore e ha dei progetti. E quindi il posto di direttore di un settore così dinamico, è per forza di cose molto ambito».
LA SFIDA

Manera va anche oltre: «Qualcuno potrebbe pensare che venire qui a Treviso per guidare musei e biblioteche sia una sfida. In realtà siamo più avanti, questa sfida è già vinta perché la nostra realtà è molto ambiziosa. Noi non abbiamo il Louvre, ma le nostre collezioni custodiscono opere meravigliose che troppe persone ancora non conoscono. E la nostra intenzione è valorizzare al massimo questo enorme patrimonio. E il nuovo dirigente dovrà lavorare proprio per questo: per contribuire a valorizzare le nostro opere. E poi ci tengo a sottolineare un altro aspetto: il nuovo dirigente verrà sicuramente impiegato per biblioteche e musei, ma le sue competenze potranno essere utilizzate in tutti quei settori non prettamente tecnici. Verrà richiesta una certa flessibilità, ma sempre rimanendo nel limite delle proprie competenze».
Paolo Calia
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino