«Dimenticata ancora la periferia»

«Dimenticata ancora la periferia»
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(I.Sca.) «I negozianti del centro hanno sempre goduto di un occhio di riguardo rispetto a quelli delle periferie, con tutte le varie giunte comunali che si sono susseguite negli anni. Saremmo molto contenti se ai commercianti delle zone decentrate fosse riservato dall'amministrazione lo stesso trattamento di quelli che hanno le attività situate nel cuore della città, in termini di servizi e investimenti per l'organizzazione di iniziative ed eventi sul territorio, dal momento che tutti paghiamo le tasse e quindi dovremmo avere i medesimi diritti, ma purtroppo non è così». Paolo Bertipaglia, negoziante dell'Arcella e vicepresidente del comitato di residenti ed esercenti "Quartiere 2-una città", esprime con queste parole il disagio di molti titolari di attività commerciali collocate lungo l'asse viario Aspetti-Reni, che si sentono «discriminati» rispetto ai colleghi del centro storico. Opinione condivisa anche da Barbara Foglia, negoziante di Chiesanuova. «Il trattamento per i commercianti delle periferie non è pari a quello degli esercenti del centro storico, che possono contare su più sicurezza, migliore illuminazione lungo le vie e un maggior numero di iniziative per la strada, che attirano movimento e clientela- dice quest'ultima -. Nel tratto di via Chiesanuova tra via della Biscia e la parrocchia molti negozi stanno chiudendo, e ci sentiamo dimenticati dal Comune. Vorremmo innanzitutto un sistema di illuminazione adeguato, al posto degli attuali lampioncini che fanno malinconia, e una bonifica dell'area per allontanare gli sbandati e creare condizioni di sicurezza che invoglino la gente a circolare a piedi per il rione». Anche per il presidente dell'associazione di commercianti della Guizza Bogui, Daniele Bettella, «il commercio in centro è sempre stato favorito, mentre il Comune dovrebbe promuovere iniziative di richiamo anche nei quartieri, soprattutto a Natale». "Al Ponte", associazione di negozianti di Ponte di Brenta, chiede infine alla nuova amministrazione «un dialogo più aperto e diretto, per collaborare nel promuovere assieme azioni più incisive che servano a valorizzare il commercio in periferia».
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Il Gazzettino