Difesa del territorio arrivano i primi paletti

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LA BATTAGLIA PORDENONE Il Senato, pur respingendo gli emendamenti al...

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LA BATTAGLIA

PORDENONE Il Senato, pur respingendo gli emendamenti al disegno di legge sulla riforma dei tribunali fallimentari, ha approvato due ordini del giorno che chiedono al Governo di rispettare nell'esercizio della delega i seguenti criteri: conservazione della competenza territoriale per i Tribunali che hanno almeno 200 mila abitanti per circondario (al fine di assicurare un proporzionato rapporto tra i flussi dei procedimenti sopravvenuti e le risorse date) e, comunque, almeno due tribunali per ciascun distretto di Corte di Appello. «Il nostro Tribunale - precisa la presidente dell'Ordine degli avvocati Rosanna Rovere che esprime soddisfazione per questo primo passo - ha un circondario di 450 mila abitanti in quanto comprende anche il territorio del Portogruarese (11 Comuni con complessivi 100 mila abitanti). Non solo ma il numero di imprese che sarebbero state penalizzate dalla scelta di eliminare le competenze fallimentari è superiore a quello di Trieste e Gorizia messe insieme (circa 20.000). È necessario - aggiunge - però tenere ancora alta la guardia nell'esercizio della delega da parte del Governo e continuare a lavorare in sinergia con le altre professioni, le categorie economiche, la politica come si è fatto finora». Interviene anche il presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti: «Conosco bene i meccanismi e gli esiti degli ordini del giorno sulle leggi-delega, ma credo che quelli approvati consentono di avere un elemento in più del quale, come territorio, approfitteremo per costruirci poi le altre richieste che saranno contenute nel documento che il gruppo di lavoro tra categorie e Ordini sta predisponendo. È poi importante poi che altri territori si muovano, non saremo soli nella battaglia». Gli odg sono stati presentati dai senatori Casson e Caliendo, tra i sottoscrittori non c'è il senatore Lodovico Sonego. «La norma tiene già conto di una serie di parametri legati non solo al dato demografico dei territori. La partita vera si giocherà nei prossimi 12 mesi nella fase dei decreti attuativi».

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Il Gazzettino