Democratici al 34% Lega al 19 e Fi all'8

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Giovanni Manildo vale più della sua coalizione confermandosi il candidato ideale per le elezioni del 2018. E il Pd si conferma il primo partito in città. Sono i due risultati...

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Giovanni Manildo vale più della sua coalizione confermandosi il candidato ideale per le elezioni del 2018. E il Pd si conferma il primo partito in città. Sono i due risultati principali usciti dal sondaggio commissionato dal Pd trevigiano alla Winpool di Verona, società di sondaggi che a maggio ha lavorato in città setacciando un campione di 800 cittadini.

Le domande, poste essenzialmente via telefono, sono state ben mirate: la notorietà del sindaco, il giudizio sull'operato dell'amministrazione, le intenzioni di voto, le priorità per la città. E giovedì sera, nella sede comunale dei democratici proprio di fronte a Ca' Sugana, il segretario cittadino Andrea Michielan ha illustrato i dati e tratteggiato un quadro tutto sommato positivo.
Primo dato: il 66,75% del campione dà un giudizio positivo sul sindaco, il 50% lo dà invece molto positivo. Manildo, insomma, dopo tre anni di amministrazione ha conservato uno zoccolo duro di sostenitori pronti a seguirlo ancora. Significativo invece il secondo dato: il 56% degli intervistati ha promosso l'operato della giunta comunale. Su questo punto, a dire il vero, qualcuno temeva una bocciatura. Ma così non è stato.
Ampia discussione c'è poi stata sulle intenzioni di voto, dove il Pd si conferma primo partito in città. A oggi lo rivoterebbe il 34% degli elettori. Dietro, a sorpresa, il Movimento 5 Stelle con il 23,5%, un consenso superiore anche della Lega che si ferma al 19%. Più indietro gli altri: Forza Italia è accreditata di un 8% e Fratelli d'Italia del 4%. L'area della sinistra - che comprende l'ala Pisapia, Sinistra Italiana e i transfughi dal Pd - si conferma attorno al 6,4%. Dal sondaggio manca la componente delle civiche, variabile che nelle comunali ha sempre il potere di influire pesantemente sul risultato.
Con queste percentuali in mano si nota che un centrosinistra unito potrebbe valere almeno il 40%, mentre il centrodestra si attesterebbe al 31%. Considerando i 5 Stelle, rimarrebbe ancora un 6% di elettorato da conquistare.
Gli esperti che hanno condotto l'indagine, hanno anche evidenziato come il solo Manildo valga percentualmente più di tutta la coalizione che andrà a sostenerlo. Dimostrazione questa che il centrosinistra non può fare a meno del suo sindaco.

Infine le priorità. I cittadini intervistati hanno indicato il nodo viabilità e l'ambiente, convincendo ancora di più il Pd che gli interventi pensati e programmati per le periferie siano la strada migliore per convincere anche i più scettici.
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Il Gazzettino