Dehor dei bar, bufera sul Confidi

Dehor dei bar, bufera sul Confidi
Scontro in Consiglio per la scelta dell'amministrazione comunale di affidare al Confidi di Roberto Cao la gestione del fondo di 50mila euro a favore degli esercizi pubblici che...

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Scontro in Consiglio per la scelta dell'amministrazione comunale di affidare al Confidi di Roberto Cao la gestione del fondo di 50mila euro a favore degli esercizi pubblici che rinnoveranno i dehor. «Tramite l'accordo tra amministrazione comunale, Confidi e istituti di credito - spiega l'assessore Emanuele Loperfido -, questo fondo va a coprire gli interessi fino al 3 per cento, con un contributo in conto interessi per conto dell'amministrazione comunale. Il finanziamento agevolato può essere pari al 100 per cento per un investimento fra 2 e 50mila euro per un massimo di cinque anni. È destinato ad aziende con sede operativa a Pordenone, per il rinnovo dei dehors o per altre iniziative volte a migliorare il decoro urbano. Con 50mila euro di investimento si possono generare investimenti per 750-800mila euro sul territorio cittadino».

A non convincere l'opposizione è l'affidamento dell'incarico al Consorzio presieduto da Roberto Cao, già entrato nel Consorzio universitario e fra gli sponsor di Pordenonepensa. Per Marco Salvador (Pordenone 1291) «questo tipo di Confidi, che non rientra fra quelli sottoposti a vigilanza da parte della Banca d'Italia, non può svolgere questo tipo di attività. E, semmai potesse, dovrebbe passare attraverso la pubblicazione di un bando». Di qui la richiesta di sospensione della delibera. «Si tratta di attività positive per il territorio - aggiunge Samuele Stefanoni (M5S), ma non è che magari un giorno il Confidi vorrà qualcosa in cambio? Aver fatto un bando oggi avrebbe attenuato un pochino questa ipotesi». L'intervento suscita la reazione di Cao, che sui social annuncia querele. «Sono un consigliere comunale di questa città - replica Stefanoni -. È mio preciso dovere fare domande, chiedere approfondimenti, esporre pubblicamente dubbi».

«Il fatto che esista un buon rapporto personale non significa nulla in una scelta che non comporta esborsi pubblici - è la replica del sindaco Alessandro Ciriani -. Il Confidi si offre di fare da service amministrativo, totalmente gratuito. Se ci fosse nocumento, capisco, ma dov'è il problema?». L'amministrazione introduce un emendamento che esclude il passaggio di danaro nelle mani del Confidi, ma i dubbi dell'opposizione restano: «Riteniamo che, prima di sviluppare un'iniziativa di questo tipo, tutti dovrebbero essere messi sullo stesso piano con la pubblicazione di una manifestazione d'interesse», insiste Nicola Conficoni (Pd). E Mario Bianchini (Il Fiume): «Non accettiamo che il sindaco consideri le sue amicizie un valore aggiunto per la città».
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Il Gazzettino