Degrado sulle strade per l'ospedale: «La solita incuria, il Comune rifletta»

Degrado sulle strade per l'ospedale: «La solita incuria, il Comune rifletta»
LA DENUNCIA BELLUNO Degrado per le strade che portano all'ospedale....

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LA DENUNCIA

BELLUNO Degrado per le strade che portano all'ospedale. Sono molte le persone che, per raggiungere il San Martino, in questi giorni notano come le strade di accesso al nosocomio sono lasciate a sè stesse, senza manutenzione. Se ne è fatto portavoce, dopo una serie di segnalazioni, il consigliere del Patto Belluno Dolomiti, Francesco Pingitore che da mesi sta elencando all'amministrazione le numerose situazioni che richiederebbero un intervento di poca spesa, ma costante. E una delle idee che da tempo il consigliere propone, è quella di affidare ad una municipalizzata, come la Bellunum, le manutenzioni ordinarie, come sfalci e la tenuta in ordine delle strade che si sviluppano per oltre 400 chilometri. Una mole di lavoro imponente. «Ma se mai si comincia, mai si vedrà un risultato», afferma Pingitore. L'ultima segnalazione riguarda ringhiere arrugginite, erba alta e incolta per le vie di accesso dell'ospedale. Si presenta così, infatti, il camminamento del San Martino, pensato proprio in un'ottica di mobilità sostenibile della città. «Come si vede dalla foto quindi non mi invento nulla, come al solito - desidero portare l'attenzione, senzapolemica alcuna, una situazione che ci indigna»: ovvero il camminamento di cui dicevamo: «Eppure portaverso un centro sanitario di eccellenza in un capoluogo di provincia, ai primi posti in Italia». Il consigliere prosegue ricordando che «al settimo anno di questa amministrazione comunale che fa capo al sindaco Jacopo Massaro ancora arranchiamo con le manutenzioni: ringhiere arrugginite da anni, erba alta sotto uno strato di asfalto dissestato. Così si mostrano i bordi del camminamento. Anche per questo la vegetazione é cresciuta. Quanto tempo dobbiamo attendere? Aspettiamo gli studenti volontari? No, non ci stiamo ad andare avanti così a singhiozzo, senza una seria programmazione e realizzazione delle manutenzioni in centro. É inutile ripetermi, le manutenzione sono importanti e devono essere fatte prioritariamente rispetto ad altro, come lo sottolinea una legge regionale del 1994. Ad un anno dalla tempesta Vaia, non bisogna più arrampicarsi sugli specchi, accampando continuamente delle scuse». (fe.fa.)

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Il Gazzettino