Degrado in via Marisiga: discariche a cielo aperto

Che ci fa un passeggino da neonato assieme a due sacchi dell'immondizia? Nulla. Eppure, è questa la situazione in via Marisiga. Nella stradina sterrata laterale alla statale 50,...

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Che ci fa un passeggino da neonato assieme a due sacchi dell'immondizia? Nulla. Eppure, è questa la situazione in via Marisiga. Nella stradina sterrata laterale alla statale 50, proprio dietro i magazzini comunali, in mezzo all'erba c'è un cumulo di rifiuti. Una discarica a cielo aperto a due passi dalla strada, tra l'erba e la siepe. È piccola, al momento: giusto qualche sacchetto di plastica, il passeggino e qualche cartaccia. E appunto per questo sarebbe più facile da sistemare, prima che l'inciviltà di uno possa essere presa ad esempio da altri e il cumulo di rifiuti diventi più consistente. Il passeggino misterioso (con tanto di cesta per neonati e carrello a quattro ruote) è stato notato anche dai residenti della zona e dai tanti che passano per la stradina in passeggiata. Qualcuno ha segnalato la situazione a Bellunum. Qualcun altro ha anche postato la foto su Facebook, nella speranza di sollecitare l'intervento di bonifica della zona. Per il momento, sono stati sollecitati solo i commenti di sdegno del popolo del web, indignato di fronte al livello di inciviltà. E un cittadino ha segnalato che negli ultimi giorni il numero di sacchetti delle immondizie è aumentato. Frutto di emulazione? Può darsi. Fatto sta che con tutti i servizi proposti da Bellunum (tra cui il Cam, centro ambiente mobile, che raccoglie i rifiuti da ecocentro praticamente a domicilio) la scelta di buttare le immondizie a bordo strada è davvero difficile da spiegare, se non con la bestialità umana. O che il cittadino tutt'altro che ecologico abbia pensato di buttare il passeggino misterioso a due passi dai magazzini comunali, nella speranza che gli operai di Palazzo Rosso potessero risparmiargli la fatica di andare all'ecocentro? Difficile a dirsi.

Nelle vicinanze c'è un vero e proprio deposito di rifiuti. Porte e serramenti soprattutto, accatastati con cura e appoggiati al muro di recinzione dei magazzini comunali. Sono lì ormai da tempo stipati forse dagli operai comunali in attesa di essere portati via.

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Il Gazzettino