DECRETO RILANCIO BELLUNO Il bonus mobilità esclude il Bellunese. La Provincia

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DECRETO RILANCIOBELLUNO Il bonus mobilità esclude il Bellunese. La Provincia passa all'azione. I centri minori non sono infatti considerati nella bozza del Decreto Rilancio che...

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DECRETO RILANCIO
BELLUNO Il bonus mobilità esclude il Bellunese. La Provincia passa all'azione. I centri minori non sono infatti considerati nella bozza del Decreto Rilancio che prevede, tra le altre misure, anche incentivi alla mobilità sostenibile.

«Il Governo non dimentichi le aree montane, soprattutto in questo momento dichiara il consigliere provinciale delegato alla mobilità e ai trasporti Dario Scopel -. È rischioso creare misure che acutizzano le differenze tra le zone urbanizzate di pianura e i territori come il nostro». Il documento, infatti, è imperniato sulla necessità di evitare i congestionanti del traffico e gli assembramenti nei mezzi di trasporto pubblico; prevede finanziamenti di progetti relativi alle piste ciclabili, ma esclude i centri minori dal buono mobilità, ovvero dal contributo per l'acquisto di bici elettriche, segway, monopattini e simili, riservandolo solo ai residenti delle città con almeno 50mila abitanti. Letto il testo, comprese le falle, il presidente Padrin e il consigliere Scopel non se lo sono fatti dire due volte e sono passati all'azione. Hanno inviato congiuntamente una lettera al premier Conte e alla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli per chiedere una modifica del decreto che tenga in considerazione anche le aree montane.
«Anche nei centri urbani minori gli spostamenti con mezzi alternativi vanno incentivati per garantire il diritto alla mobilità delle persone nei prossimi mesi, quando le regole relative al distanziamento sociale mirate a ridurre i rischi per la salute pubblica complicheranno l'utilizzo di mezzi pubblici e condivisi - dice il consigliere Scopel -. In particolare, in territori dagli equilibri molto fragili, come quelli montani, modificazioni delle esigenze di spostamento delle diverse comunità devono essere gestite con particolare attenzione per non creare squilibri e situazioni di criticità del sistema infrastrutturale. Tanto più che le valenze ambientali del nostro territorio necessitano in ogni caso di incentivare la mobilità alternativa, cosiddetta dolce».
Da qui, la richiesta al Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Qualora il Governo intendesse confermare la misura del bonus mobilità, si chiede che venga estesa ai residenti di tutti i centri urbani minori - sottolinea Scopel -. E che l'erogazione dei finanziamenti relativi alle piste ciclabili avvenga a livello provinciale».
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Il Gazzettino