Decolla con i conti in rosso l'era Marano

Decolla con i conti in rosso l'era Marano
TRIESTE - (E.B.) Inizia ufficialmente l'era di Antonio Marano alla presidenza dell'Aeroporto di Ronchi dei Legionari. Per Sergio Dressi ieri è stato l'ultimo giorno di scuola:...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - (E.B.) Inizia ufficialmente l'era di Antonio Marano alla presidenza dell'Aeroporto di Ronchi dei Legionari. Per Sergio Dressi ieri è stato l'ultimo giorno di scuola: l'ultima assemblea dell'attuale Cda ha approvato il bilancio e rinnovato le cariche dello scalo regionale. Assieme a Marano, due funzionari della Regione ossia Lydia Alessio Vernì e Alessandro Zacchigna.

Si tratta, come già noto, del primo bilancio in perdita dopo tre anni di utile: l'Aeroporto ha chiuso l'esercizio 2014 con una perdita di esercizio pari a 1,2 milioni. Anche le cause non sono sconosciute, a partire dall'andamento del traffico che l'anno scorso ha registrato un decremento dei passeggeri del 13,3%, ma tra i fattori che hanno determinato la perdita vi sono anche i maggiori costi operativi e di gestione: per la prima volta nel 2014 il servizio di Pronto Soccorso Aeroportuale (oltre 430 mila euro all'anno) ha gravato sul bilancio.
Dressi torna a sottolineare il calo dei passeggeri dovuto «alle drammatiche scelte di Alitalia» e riferisce di aver spedito una lettera all'amministratore delegato lamentando la riduzione dei voli e dei mezzi: «Se questo scalo non raggiungerà almeno un milione e 200 mila passeggeri - aggiunge - non avrà alcuna sostenibilità finanziaria autonoma». Circa l'intenzione della Regione di effettuare una "due diligence" sulla situazione economico patrimoniale della società: «Serve piuttosto un piano industriale, che io feci nel 2010, da parte del nuovo Cda, ma finché Enac non sottoscriverà l'accordo di programma, continueranno a permanere elementi di incertezza e qualsiasi piano industriale - conclude Dressi - mancherà di un tassello fondamentale».
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino