Debito con Unipol, oggi in tribunale a Bologna si esamina l'impugnazione

Debito con Unipol, oggi in tribunale a Bologna si esamina l'impugnazione
CASO BALDETTIROVIGO Oggi il tribunale di Bologna comincerà a esaminare l'opposizione del Comune di Rovigo al decreto ingiuntivo di Unipol Banca per il debito di 6.343.020,52 euro...

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CASO BALDETTI
ROVIGO Oggi il tribunale di Bologna comincerà a esaminare l'opposizione del Comune di Rovigo al decreto ingiuntivo di Unipol Banca per il debito di 6.343.020,52 euro per il Polo Natatorio.

In circa una decina di giorni il giudice deciderà se Rovigo, portafogli alla mano, dovrà versare l'intera somma oppure riceverà una sospensione dell'ingiunzione e cercherà quindi di abbassare la cifra.
A metà dello scorso ottobre l'ex sindaco Massimo Bergamin ha ricevuto l'ingiunzione dall'istituto di credito emiliano che, nel 2006, ha finanziato per circa 10 milioni di euro le piscine di viale Porta Po, gestite da Veneto Nuoto in concordato fallimentare. Negli ultimi giorni dell'amministrazione di Paolo Avezzù, il Consorzio Cooperative Costruzioni, poi diventato Veneto Nuoto srl, e il Comune si accordarono per costruire il Polo Natatorio con un progetto di finanza.
L'OPERAZIONE
Nella convenzione veniva stabilito che Veneto Nuoto, o chi per esso, potesse gestire per i successivi 25 anni le uniche piscine rimaste a Rovigo, al termine dei quali sarebbero poi state restituite all'amministrazione pubblica. In cambio di questo investimento, era prevista la cessione della vecchia piscina Baldetti al gestore privato, proprio ciò da cui sarebbe dovuto scaturire il suo reale guadagno a fronte di un così importante investimento per la collettività. Su quell'area in viale Porta Adige, poi, lo steso privato avrebbe voluto realizzarvi degli immobili. Da un ritardo della cessione di quello stabile, però, è nato un conflitto che è arrivato fino alla corte d'appello di Venezia con l'ormai tristemente noto Lodo Baldetti.
Ma il vero problema che preoccupa il Comune è il debito che la stessa Veneto Nuoto ha accumulato negli anni nei confronti di Unipol.

La banca emiliana ha finanziato la realizzazione della struttura e avrebbe dovuto vedersi restituire la somma, interessi inclusi, con varie rate annuali. Dal 2012 invece ogni pagamento è bloccato d il Comune era stato avvisato sulla situazione. Per via della surroga presente nella convenzione tra Comune e Veneto Nuoto, la banca ora si sta rivalendo su Palazzo Nodari. Oggi è anche previsto il consiglio comunale per approvare il bilancio previsionale, nel quale la triade commissariale presieduta da Nicola Izzo potrebbe avere già riservato la cifra necessaria a coprire quel debito.
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino