DE PAUL E MUSSO GUARDANO A UN FUTURO A MILANO

DE PAUL E MUSSO GUARDANO A UN FUTURO A MILANO
CALCIO SERIE AUDINE Le squadre di Serie A restano in attesa di capire se questo campionato finirà o meno, e in che tempistiche, ma nel frattempo pensano anche alle possibili...

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CALCIO SERIE A
UDINE Le squadre di Serie A restano in attesa di capire se questo campionato finirà o meno, e in che tempistiche, ma nel frattempo pensano anche alle possibili operazioni di mercato da poter fare una volta che, si spera presto, questa emergenza sanitaria verrà superata. E chissà che l'Udinese non si ritrovi costretta a cedere alle lusinghe delle altre squadre per una buona plusvalenza. I nomi in cima alla lista sono i soliti due, quelli degli argentini Rodrigo De Paul e Juan Musso. Sul numero 10 bianconero c'è da tempo l'interesse del Milan, che sembra sempre più intenzionato a portare a Milano l'ex Valencia. Elemento giovane e qualitativo, De Paul corrisponderebbe all'identikit ideale per il nuovo corso di Gazidis con, a quanto pare, Ralf Rangnick alla guida tecnica. Per poter piazzare il colpo ci sarà però prima da fare cassa, perché le pretese dell'Udinese resteranno alte. Per fare ciò ci sarà bisogno di qualche cessione, con il nome di Gigi Donnarumma primo della lista.

FUTURO MILANESE?
Dall'altra sponda dei Navigli, quella nerazzurra, è ormai consolidato l'interesse della società nerazzurra per Juan Musso, che sembra erede designato di un altro ex bianconero come Samir Handanovic. E lo stesso Musso non nasconde le sue velleità di giocare in un grande palcoscenico, strizzando anche un po' l'occhio alla stessa Inter nell'intervista rilasciata al quotidiano argentino Olè: «Vorrei giocare ancora con Lautaro Martínez, così come con altri giocatori che ho già avuto come compagni di squadra. È uno dei migliori attaccanti del mondo: lo conosco, è un lottatore. Si dice che possa andare al Barcellona: dipenderà da molte situazioni, bisogna prendere tutto con le pinze. Inter? Non nascondo che è bello sentire queste voci. Sapere che una squadra così importante come l'Inter è interessata al mio cartellino mi dà tanti stimoli per dare sempre di più il meglio di me. Ma ora sono concentrato al cento per cento sull'Udinese: grazie a questo club ho ottenuto la prima convocazione in Nazionale argentina. Cerco di superarmi giorno dopo giorno».
Musso sa bene che ogni distrazione potrebbe essere pericolosa per il prosieguo della sua carriera: «Le cose si fanno quando il mercato è in corso, però è normale che ci siano conversazioni tra dirigenti, con alcuni che chiedono informazioni sui prezzi. Succede molto spesso. Può darsi che questo possa essere accaduto anche per me: non escludo nulla, so di aver fatto due buone stagioni. Ma non sono una persona ansiosa: queste voci non mi distraggono»
Il rinvio della Coppa America darà al portiere argentino più tempo per lavorare «Avevo voglia di andarci. Per noi calciatori vestire la maglia della nostra Nazionale è il massimo. Ogni volta in cui vengo convocato, sono felice come fosse la prima volta». Infine il portiere bianconero ha detto la sua anche sulla questione legata all'emergenza sanitaria: «Le persone sono consapevoli, dopo tutto ciò che è accaduto nel Paese nei primi giorni della pandemia le regole vengono rispettate. Si spera che certe scene siano servite, affinché la gente di altre nazioni abbia visto cosa può accadere se non ci si prende cura di se stessi».
LA VERSIONE DI ODDO

È' tornato a parlare della situazione critica in Italia anche l'ex allenatore bianconero Massimo Oddo: «Sono preoccupato da questa routine sconvolgente. Mia moglie Roberta è incinta, ed è la più grande luce nel buio». E sul calcio: «È un'azienda, non è un circo, va trattato e gestito come un'azienda. I campionati andranno conclusi. Tutti. Non è una questione etica o sportiva: i club incassano grazie alle partite, tutto il movimento si basa sulle partite. Non lo dico perché io sia parte della casta, ma perché parliamo di una delle prime aziende italiane». In attesa di un figlio (il terzo; il primo, Giulio, era nato a Udine) anche Andrea Stramaccioni, rientrato di recente dall'Iran.
Stefano Giovampietro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino