De Menech: «Unico modo per poter gestire la viabilità»

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BELLUNO - (dt) L'ha detto Zaia, venerdì a Belluno. Lo ribadiscono i sindacati e il Bard: «No alla cessione di pezzi di strade provinciali all'Anas». L'annuncio del ministro Delrio (che circa 170 km di asfalto bellunese passerà allo Stato) viene rispedito al mittente. «E' l'ennesima proposta unilaterale che arriva da questo Governo - commenta il consigliere provinciale in quota Bard, Ivan Minella . Sarebbe questo il tanto decantato progetto Belluno difeso e promosso dai bellunesi De Menech e Bressa? Le strade provinciali non vanno spezzettate tra vari gestori, ma considerate come un blocco unico, per limitare i costi e rendere più efficaci e tempestivi gli interventi. La cessione ad Anas non è la strada giusta; piuttosto, lo Stato giri i fondi necessari per l'operazione Anas al gestore locale, che sia Veneto Strade o una gestione diretta a livello provinciale». Dello stesso avviso anche la Filt Cgil che da sempre sostiene la necessità di non servire ai bellunesi lo spezzatino stradale. «Chiediamo che i soldi per Veneto Strade, promessi a febbraio dal sottosegretario Bressa, arrivino al più presto - dice Alessandra Fontana -. I 5 milioni contenuti nel decreto Milleproroghe ancora non si sono visti. Non vorrei che arrivassimo a fine anno con la stessa situazione vista a febbraio. E poi, no secco allo spacchettamento». Non è di quest'idea invece Roger De Menech. Il deputato Pd spinge per il passaggio ad Anas. «Se il sistema delle deleghe avesse fatto funzionare bene il sistema stradale veneto, oggi non ci sarebbe la necessità di passare all'Anas oltre 640 chilometri di viabilità regionale - dice De Menech -. Oggi ci sono più gestori per strade provinciali, regionali e nazionali. Riportando tutte le strade principali nella disponibilità di Anas apriamo a un modello di gestione stabile che considera tutte le strade in base alla funzione che hanno, non incentrato sulla proprietà. Inoltre sarà possibile un piano di manutenzioni che la Regione non è stata in grado di realizzare. Per il Bellunese, ad esempio, il passaggio consentirà all'Anas e al Ministero di portare a termine tutte le varianti sulla provinciale 1 della Sinistra Piave, incluso il nodo di Feltre con lo sbocco a Busche».

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Il Gazzettino