De Menech dà l'indirizzo sui Fondi di confine

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L'APPELLO BELLUNO Parola d'ordine: continuità. Roger De Menech chiede...

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L'APPELLO

BELLUNO Parola d'ordine: continuità. Roger De Menech chiede attenzione per Belluno. E chiede soprattutto che il nuovo governo legastellato confermi gli impegni per la provincia dolomitica. Quanto meno quelli già fissati dal precedente esecutivo e rimasti aperti. Ce ne sono diversi e tutti di importanza vitale per il rilancio del Bellunese: dal programma Industria 4.0 al Fondo Comuni confinanti, passando per il completamento della banda larga, le opere di messa in sicurezza della viabilità e l'elettrificazione della ferrovia. «Non abbiamo nessuna intenzione di perdere queste opportunità - dice il deputato Pd -. Molte attività sono in corso, altre programmate, ma non vorremmo che il cambio di governo mutasse l'attenzione verso la montagna e verso il nostro territorio». Al momento, ricorda De Menech, oltre alla necessità di rifinanziare Industria 4.0 dal prossimo anno, «ci sono da fare i bandi per l'utilizzo dei 19 milioni del Fondo Letta a favore dei Comuni confinanti con il Friuli, e i bandi per la gestione del Fondo Aree Interne. È da confermare lo stanziamento di 33 milioni di euro per la stesura della banda larga, come vanno assicurate le risorse, 240 milioni di euro, previste per l'adeguamento della viabilità e allo stesso modo i circa 100 milioni di euro necessari all'elettrificazione delle tratte ferroviarie Montebelluna-Belluno e Belluno-Ponte nelle Alpi-Vittorio Veneto. Tutte queste opere e attività sono state finanziate dai governi di centrosinistra e, in teoria, i fondi sono stanziati. Tuttavia sappiamo bene quanto poco ci voglia a far sparire fondi e opere programmate. Basta un emendamento, due righe scritte male o maliziosamente e il lavoro di anni per i bellunesi va a finire nel camino». Da qui l'appello ai colleghi parlamentari: «si impegnino a confermare le risorse stanziate per il Bellunese e ad aumentarle già dalla prossima legge di bilancio. La richiesta è rivolta in particolare chi ha la responsabilità di stare in maggioranza e avere rapporti con il governo».

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Il Gazzettino