«La Camera di Commercio di Venezia avrà senz'altro le sue buone ragioni per lasciare la sede di Venezia: ciò che stupisce è il silenzio delle istituzioni veneziane di fronte...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A denunciarlo è il direttore di Confartigianato, Gianni De Checchi il quale, pur riconoscendo le difficoltà di chi continua ad operare a Venezia e vuole mantenere standard di qualità elevati, è sorpreso dal senso di ineluttabilità che contraddistingue le istituzioni. «Un tempo su una cosa del genere ci sarebbe stato almeno un Consiglio Comunale straordinario, e la politica veneziana, quando aveva la P maiuscola, avrebbe messo in campo tutta la sua capacità di mediazione. Oggi sembra che la cosa non interessi a nessuno e l'asse strategico si sposta sempre più fuori da Venezia, anche per quelle realtà come quelle direzionali di alto profilo che sono altamente compatibile con il fragile tessuto della città lagunare e che bisognerebbe fare di tutto per trattenere».
In questo modo, conclude De Chacchi, «è inevitabile che in città resteranno solamente attività turistiche, bar e ristoranti. E per la verità bisogna dire un'offerta culturale veramente di alto profilo. Questo sì. Ma viene da chiedersi se questa sarà presto ancora una città, o piuttosto un'area di visitatori e visitati, che si mettono in mostra e si vendono senza più decidere sui propri destini».
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino