De Boer si gioca la panchina «Inter, come in Formula 1»

De Boer si gioca la panchina «Inter, come in Formula 1»
MILANO - «Mi sento al volante di una Formula Uno. Con una macchina forte ma da migliorare in corsa. Mi serve tempo, ma il calcio non ne concede». L'allenatore dell'Inter Frank...

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MILANO - «Mi sento al volante di una Formula Uno. Con una macchina forte ma da migliorare in corsa. Mi serve tempo, ma il calcio non ne concede». L'allenatore dell'Inter Frank De Boer, alla vigilia della partita di Europa League contro il Southampton, si racconta così con le braccia tese come se avesse tra le mani un volante. L'immagine di un pilota alla guida di una vettura che potrebbe andare come un missile ma che in realtà continua a sbandare. Tanto che ai box c'e Rudi Garcia che potrebbe subentrare in caso di disastri.

Stasera (ore 19, Sky Sport) contro il Southampton e domenica contro l'Atalanta, De Boer si gioca la permanenza all'Inter. Con l'incognita di San Siro dopo il caos scatenato dalla biografia di Icardi. Un caso gestito non perfettamente un po' da tutti, come dice l'allenatore: «La situazione non era buona per la squadra, per i tifosi e per la società. In futuro dobbiamo evitare che si ripeta. Tutti, non solo Mauro Icardi, anche la società».
Problemi extracalcistici che si uniscono alle difficoltà di trovare equilibrio e identità in campo. La qualificazione in Europa è appesa un filo e l'avversario che si troverà di fronte è il più ostico del girone. Il Southampton ha perso solo due partite in stagione e non prende gol da sette gare.
Numeri ben diversi rispetto ai nerazzurri. Un mese dopo il derby d'Italia, De Boer è di nuovo a rischio. La vittoria sulla Juventus lo salvò e anche questa volta l'olandese si sente fiducioso. «Sono vivo, molto vivo». Ma oggi come allora, il tecnico chiede tempo: «C'è sempre pressione quando i risultati non sono buoni ma un allenatore non può cambiare tutto in tre mesi. Siamo all'inizio del progetto. Io sto facendo del mio meglio. Quanto tempo mi servirebbe? È difficile e non mi piace neppure quantificarlo. Forse due o quattro settimane. Sono un pilota di Formula Uno che durante la stagione dice questo va bene, questo andrebbe cambiato. La macchina che sto guidando è buona, ma devo cambiarla in corso d'opera. E io devo ancora conoscere i singoli giocatori».

Stasera in campo i titolari, Icardi compreso. Torna Brozovic, dopo oltre un mese di purgatorio.
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Il Gazzettino