Danni per 6 milioni, la Regione non paga

Danni per 6 milioni, la Regione non paga
Le schermaglie pre e post referendarie non c'entrano, sia perché la composizione degli scontenti comprende anche sindaci vicini al partito che governa la Regione, sia per il tema...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le schermaglie pre e post referendarie non c'entrano, sia perché la composizione degli scontenti comprende anche sindaci vicini al partito che governa la Regione, sia per il tema trattato, che parla di alberi caduti e scantinati allagati lasciando da parte i massimi sistemi. Ma il segnale è comunque forte.

Una decina di sindaci della Destra Tagliamento, infatti, ha deciso di schierarsi contro l'ente presieduto da Debora Serracchiani. Ne è nata una lettera. Si riferisce agli eventi atmosferici che hanno colpito la provincia lo scorso agosto. È di questo che si parla nel documento siglato, tra gli altri, dal sindaco di Valvasone Arzene Markus Maurmair e dai colleghi di Zoppola, Spilimbergo, Cordenons, Vivaro, San Quirino e Sacile.
Il maltempo in quei giorni flagellò la fascia di pianura che corrisponde al territorio di questi Comuni. I sindaci chiesero alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità con l'obiettivo di ottenere il ristoro almeno parziale dei danni provocati da pioggia e vento. In totale, sommando tutte le richieste giunte dai paesi colpiti, si parla di sei milioni di euro. Solo a Zoppola, ad esempio, si contarono danneggiamenti per quasi mezzo milione, mentre a Cordenons e Spilimbergo si andò dai 120 ai 200 mila euro.

Ad oggi la Regione non ha contribuito e le casse dei Comuni sono rimaste vuote. Anzi, i soldi sono stati spesi per ripristinare i danni nel breve periodo, nella speranza di ricevere un aiuto. Per questo è partita la battaglia: «A oggi - si legge nella lettera - non si ha notizia sull'effettiva accettazione dell'istanza di calamità». Per questo - e «rinnovando la massima gratitudine a coloro che sono intervenuti con enorme impegno a supporto delle popolazioni e delle aziende colpite dagli eventi atmosferici, e in particolare, ai volontari della Protezione civile, ai vigili del fuoco, alle forze dell'ordine e ai vari comandi di polizia locale». Per questo i sindaci hanno chiesto urgentemente un incontro all'assessore regionale Paolo Panontin. «Le aziende e i privati cittadini - hanno sottolineato i sindaci - ma anche le amministrazioni comunali che hanno fatto valere i contratti assicurativi, sovente hanno ottenuto rimborsi parziali e spesso di esiguo valore se non nullo».
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino