Le schermaglie pre e post referendarie non c'entrano, sia perché la composizione degli scontenti comprende anche sindaci vicini al partito che governa la Regione, sia per il tema...
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Una decina di sindaci della Destra Tagliamento, infatti, ha deciso di schierarsi contro l'ente presieduto da Debora Serracchiani. Ne è nata una lettera. Si riferisce agli eventi atmosferici che hanno colpito la provincia lo scorso agosto. È di questo che si parla nel documento siglato, tra gli altri, dal sindaco di Valvasone Arzene Markus Maurmair e dai colleghi di Zoppola, Spilimbergo, Cordenons, Vivaro, San Quirino e Sacile.
Il maltempo in quei giorni flagellò la fascia di pianura che corrisponde al territorio di questi Comuni. I sindaci chiesero alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità con l'obiettivo di ottenere il ristoro almeno parziale dei danni provocati da pioggia e vento. In totale, sommando tutte le richieste giunte dai paesi colpiti, si parla di sei milioni di euro. Solo a Zoppola, ad esempio, si contarono danneggiamenti per quasi mezzo milione, mentre a Cordenons e Spilimbergo si andò dai 120 ai 200 mila euro.
Ad oggi la Regione non ha contribuito e le casse dei Comuni sono rimaste vuote. Anzi, i soldi sono stati spesi per ripristinare i danni nel breve periodo, nella speranza di ricevere un aiuto. Per questo è partita la battaglia: «A oggi - si legge nella lettera - non si ha notizia sull'effettiva accettazione dell'istanza di calamità». Per questo - e «rinnovando la massima gratitudine a coloro che sono intervenuti con enorme impegno a supporto delle popolazioni e delle aziende colpite dagli eventi atmosferici, e in particolare, ai volontari della Protezione civile, ai vigili del fuoco, alle forze dell'ordine e ai vari comandi di polizia locale». Per questo i sindaci hanno chiesto urgentemente un incontro all'assessore regionale Paolo Panontin. «Le aziende e i privati cittadini - hanno sottolineato i sindaci - ma anche le amministrazioni comunali che hanno fatto valere i contratti assicurativi, sovente hanno ottenuto rimborsi parziali e spesso di esiguo valore se non nullo».
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Il Gazzettino