PORDENONE - Tre ore per individuare la strada sulla quale indirizzare le indagini. Ecco cos'è accaduto nell'immediatezza dell'omicidio di martedì 17 marzo nel parcheggio del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ore 19.58 - La sala operativa del 112 riceve una telefonata dalla palestra Skorpion: ci sono due giovani insanguinati nel parcheggio del palasport, lato via Amendola. L'equipaggio del Radiomobile è in zona, arriva nel giro di un paio di minuti assieme ai Vigili del fuoco e al 118. Il capo equipaggio nota un bossolo a terra e delimita subito il parcheggio con il nastro bianco e rosso.
Ore 20.25 - Le due ambulanze del 118 lasciano il parcheggio vuote. Si parla di due giovani morti, di un probabile omicidio-suicidio. Trifone indossa i pantaloni della mimetica, è chiaro che si tratta di un militare e che potrebbe avere la disponibilità di un'arma. Inoltre, in prossimità della tempia, è evidente soltanto una ferita da arma da sparo, che trae in inganno i soccorritori.
Ore 21.20 - Dopo aver identificato i proprietari, i Carabinieri lasciano uscire dal parcheggio le prime auto, ma solo quelle posteggiare dal lato del parcheggio che dà su via Interna.
Ore 21.30 - Arriva il medico legale Giovanni Del Ben.
Ore 21.35 - Arriva il sostituto procuratore Pier Umberto Vallerin. Si continua a cercare la pistola. I Carabinieri cercano con l'aiuto delle torce anche sotto le altre auto parcheggiate. Comincia a delinearsi l'ipotesi di un duplice omicidio e gli amici che hanno fatto allenamento con Ragone vengono convocati in caserma.
Ore 22 - Dopo che i carabinieri della sezione Rilievi hanno fissato la scena del crimine con video, fotografie e rilievi, viene rimosso il corpo di Trifone Ragone. Il medico legale lo esamina a lungo, i carabinieri continuano a cercare nell'abitacolo della Suzuki Alto la pistola. Poi perlustrano la scalinata che porta alla palestra della pesistica e l'area dell'ingresso.
Ore 23 - Anche il corpo di Teresa Costanza viene spostato ed esaminato. In macchina nessuna pistola: è un duplice omicidio. I Carabinieri vanno in caserma a Cordenons e controllano lo stipetto di Ragone, poi l'accesso nell'appartamento di via Chioggia 5, dove abitavano le vittime.
Ore 2 del 18 marzo - Sono già stati rovistati tutti i cestini dei rifiuti e i bidoni delle immondizie del quartiere. Controllati anche i tombini, le siepi e le aiuole. Perlustrato anche il tetto del palasport. Della semiautomatica 7,65 non c'è traccia.
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino